Autocertificazione, il nuovo modulo per la Fase 2 dal 4 maggio. Ma va bene anche quello vecchio

Magazine, 03/05/2020.

Da lunedì 4 maggio si passa alla Fase 2 dell'emergenza Coronavirus, che non significa un liberi tutti generico, quanto piuttosto una maggiore possibilità di spostamento. Si potrà uscire, oltre che per motivi di salute, lavoro e necessità, anche per andare a trovare i congiunti, effettuare attività motoria anche in luoghi non vicini alla propria abitazione e accedere a parchi e giardini, che verranno riaperti al pubblico. Sarà inoltre consentito tornare presso il proprio domicilio o residenza e partecipare nuovamente ai funerali (in un massimo di 15 persone e possibilmente all'aperto).

Con la Fase 2 c'è anche una ripresa dell'attività produttiva ed economica in molti settori, inoltre prende il via la modalità di asporto per bar e ristoranti. Restano vietate tutte le forme di assembramento e gli spostamenti tra regioni (eccetto per salute, lavoro e rientro al luogo di residenza). 

Per spostarsi bisognerà comunque essere dotati di autocertificazione: il Ministero dell'Interno ha messo a disposizione un nuovo modello valido dal 4 maggio, ma è comunque possibile utilizzare il modello precedente, barrando le voci non più attuali. Ricordiamo che l'autodichiarazione è in possesso delle forze dell'ordine e può essere compilata al momento del controllo. È pertanto consigliato avere sempre con sé una penna. 

Chi si sposta per andare a trovare un congiunto, che in base a quanto chiarito si tratta di coniuge, partner convivente, partner delle unioni civili, persona con cui si è legati da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge) deve indicare sul modulo dell'autocertificazione che si sposta per motivo di necessità per visita al parente che andrà a trovare.

Alcune regioni hanno poi adottato ordinanze specifiche sulla Fase 2, qui l'ordinanza della Lombardia, qui l'ordinanza della Liguria.

Di Chiara Pieri

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