Festival di Sanremo 2026: Carlo Conti annuncia i Big in gara. Tra i protagonisti Patty Pravo, Tommaso Paradiso, Sayf e J Ax
Carlo Conti
Magazine, 30/11/2025.
Iniziano a scaldarsi i motori per la 76esima edizione del Festival di Sanremo, che quest'anno si svolgerà dal 24 al 28 febbraio 2026, leggermente in ritardo riseptto alla conueta tanella di marcia, che vede la kermesse musicale protagonista delle cronache di spettacolo e di costume italiane (e non solo) all'inizio del mese di febbraio. Questo slittamento è dovuto alla concomitanza delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026, che si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026.
Dopo un 2025 che ha visto la scomparsa di alcune personalità iconiche per il Festival, come Pippo Baudo, il Maestro per eccellenza, Peppe Vessicchio e Ornella Vanoni il Festival di Sanremo torna al teatro Aristron, dopo alcune vicende che durante l'estate 2025 hanno visto vacillare la possibilità dello svolgersi della kermesse nella sua location storica. Niente paura, il Festival di Sanremo rimane a Sanremo fino al 2029, dopo la firma di un contratto tra la Rai e il Comune della cittadina del Ponente ligure.
A guidare anche questa edizione il capitano Carlo Conti, che durante il Tg 1 di domenica 30 novembre ha annunciato i 30 artisti sul palco: «Ringrazio le case discografiche per avermi messo in difficoltàanche quest'anno, inviandomi canzoni una più bella dell'altra che, sono sicuro, canteremo per tanto tempo».
Ecco la lista dei Big:
- Tommaso Paradiso
- Chiello
- Serena Brancale
- Fulminacci
- Ditonellapiaga
- Fedez e Marco Masini
- Leo Gassmann
- Sayf
- Arisa
- Tredici Pietro
- Sal Da Vinci
- Samurai Jay
- Malika Ayane
- Luchè
- Raf
- Bambole di pezza
- Ermal Meta
- Nayt
- Elettra Lamborghini
- Michele Bravi
- J Ax
- Enrico Nigiotti
- Maria Antonietta e Colombre
- Francesco Renga
- Mara Sattei
- Lda e Aka7even
- Dargen D'Amico
- Levante
- Eddie Brock
- Patty Pravo
«Tanta varietà, tanti sapori diversi, conferme e novità, per un Sanremo che è la dimostrazione la molteplicità della musica italiana», conclude Carlo Conti.
