Sanremo 2021: Aiello con Ora. Testo e pagella

Magazine, 05/03/2021.

Ai più, il nome (anzi, il cognome: all’anagrafe fa Antonio) di questo non giovanissimo (35) cantautore cosentino, esordiente a Sanremo tra i “Campioni” (per quel che significa, ormai, questa obsoleta categoria) dirà poco. Ma Aiello (che aveva già provato senza successo a candidarsi tra le Nuove Proposte nel 2011) canta dall’età di sedici anni, e vanta una discreta presenza televisiva e sul web. Il suo singolo Arsenico ha ottenuto il premio Lunezia Stil Novo nel 2019, quando ha pubblicato il suo primo album, Ex voto (un secondo, Mediterraneo, uscirà a giorni). Siamo dalle parti dell’indie-pop: il testo di Ora (avverbio -non inedito nei titoli sanremesi- reiterato per quattro volte nel primo verso della canzone) concede molto all’italiano colloquiale (con qualche svarione: “mi ricordavi di lei / mi ricordavi di lui”, che nello standard reggerebbe meglio il complemento oggetto), tanto che vi appare una parola bassa (“stronzo”), peraltro ampiamente desemantizzata nel parlato, e il nome (non è un marchionimo depositato) di un farmaco antipiretico di largo consumo (“ibuprofene”) della categoria dei FANS. Utile forse perché, come dice, “mi tenevo le pezze gelide dietro [dietro?] al petto / ci tenevo a mostrami come un drago [parola di grande attualità!] nel letto”, “e mi vergogno a dirlo, di solito sputo fuoco”. Appunto. Giovedì sera cover di Gianna (1978) di Rino Gaetano in duetto con il rapper Vegas Jones. Antinfiammatorio. Voto: 7.

Qui sopra potete leggere la valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2021 di Lorenzo Coveri, professore di linguistica italiana all'Università di Genova e Accademico della Crusca, che si è occupato a più riprese del Festival. Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica e non l'interpretazione, la musica o l'arrangiamento che potranno essere valutati solo con l'avvio del Festival.

Aiello - Ora

Ora ora ora ora
Mi parli come allora
Quando ancora non mi conoscevi
Pensavi le cose peggiori
Quella notte io e te
Sesso ibuprofene
Tredici ore in un letto
A festeggiare il mio santo
Il giorno dopo su un treno che mi portava a casa
Nessuno mi aveva detto “devi tornare a scuola”
Mi sono perso nel silenzio delle mie paure
L’atteggiamento di uno stronzo, invece era terrore
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui, ero fuori da poco

Ora ora ora ora
Te la ricordi ancora
Quella notte io e te
Sesso ibuprofene
Avevo il cuore malato
Ma tu non lo vedevi
Mi tenevo le pezze gelide dietro al petto
Ci tenevo a mostrarmi come un drago nel letto
Mi sono perso nel silenzio delle mie paure
L’atteggiamento di uno stronzo, invece era terrore
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui ero fuori da poco
Mi sono perso nella notte, non mi hai mai abbracciato
E mi vergogno a dirlo di solito sputo fuoco
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui, ero fuori da poco
Ho visto foto di te

Il tuo compagno, una bambina
Poi quella casa l’hai finita
Dovevi portarci me
Dovevi portarci me
Sesso ibuprofene
Mi sono perso nel silenzio delle mie paure
L’atteggiamento di uno stronzo, invece era terrore
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui ero fuori da poco
Mi sono perso nella notte, non mi hai mai abbracciato
E mi vergogno a dirlo di solito sputo fuoco
Non riuscivo a dirti che mi ricordavi di lei
Mi ricordavi di lui, ero fuori da poco.

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