I colori delle regioni dal 14 febbraio 2021, il nuovo elenco: arancioni in aumento e mini zone rosse

Flickr.com / Christine Warner

Magazine, 12/02/2021.

Cambiano ancora i colori delle regioni, e questa volta tendono a scurire la mappa dell'Italia. Se nell'ultima settimana quasi tutte le regioni erano gialle - con diversi puntini rossi, dovuti alla creazione di mini zone rosse prevalentemente nelle regioni centrali - a partire da domenica 14 febbraio 2021 si assiste a un netto aumento del colore arancione, equivalente al rischio alto di contagio da Covid-19.

Innanzitutto diciamo che l'Rt nazionale è ancora inferiore a 1 (la media è 0,95, contro quella dello 0,85 della settimana precedente), ma il dato preoccupante è che in ben 7 regioni superi la soglia di sicurezza dell'1: Liguria, province autonome di Bolzano e Trento, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia. La conseguenza di questo lieve eppur significativo peggioramento è che tornano in zona arancione Liguria e Toscana, così come la provincia di Trento, mentre migliora la Sicilia che, da arancione che era, diventa gialla (e in questo caso la data è diversa: la Sicilia è l'unica regione a cambiare colore lunedì 15 febbraio. L'Umbria resta zona arancione, pur mantenendo decine di comuni in zona rossa (tra cui tutti quelli della provincia di Perugia), così come l'Abruzzo, dove a diventare zone rosse sono le intere province di Pescara e Chieti.

Di seguito il nuovo elenco dei colori delle regioni valido da domenica 14 febbraio 2021 e dei comuni e delle province in zona rossa (da segnalare che la provincia autonoma di Bolzano, seppur formalmente in zona arancione, si è autoimposta un lockdown di 3 settimane con norme equivalenti a quelle dalla zona rossa; e che la Sicilia diventa gialla non da domenica 14, ma da lunedì 15 febbraio).

  • Regioni in zona rossa: nessuna regione
  • Regioni in zona arancione: Liguria, Toscana, province autonome di Bolzano e Trento, Umbria e Abruzzo
  • Regioni in zona gialla: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna
  • Comuni/province in zona rossa: provincia di Perugia e comuni di Amelia, Attigliano, Calvi dell'Umbria, Lugnano in Teverina, Montegabbione e San Venanzo (Umbria); province di Pescara e Chieti (Abruzzo); comuni di Termoli, Acquaviva Collecroce, Casacalenda, Castelmauro, Civitacampomarano, Colletorto, Guardialfiera, Guglionesi, Larino, Mafalda, Montecilfone, Montefalcone del Sannio, Montemitro, Montenero di Bisaccia, Montorio nei Frentani, Palata, Petacciato, Portocannone, Ripabottoni, Rotello, San Felice del Molise, San Giacomo degli Schiavoni, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, Santa Croce di Magliano, Tavenna e Ururi (Molise); comune di Roccagorga (Lazio) 

Cosa si può fare e cosa è vietato nelle zone rossa, arancione e gialla? Fermo restando che è sempre vietato spostarsi tra regioni diverse indipendentemente dai colori (il divieto di spostamento tra regioni è stato prorogato al 25 febbraio 2021), rimangono valide le regole stabilite dal Dpcm del 15 gennaio 2021. Riassumendo: divieto di spostamenti anche all'interno del proprio comune in zona rossa, unitamente a chiusura di scuole, negozi e ristoranti; divieto di spostamenti fuori dal proprio comune (ma si può liberamente uscire di casa entro i confini comunali) in zona arancione, con apertura di negozi e scuole, ma ristoranti chiusi se non per servizi di asporto e delivery; libertà di circolazione su tutto il territorio regionale in zona gialla, con musei e ristoranti aperti, e con l'obbligo di rispettare sempre il coprifuoco. Detto questo, ci sono poi le ormai note deroghe per praticare attività sportiva o motoria fuori dal proprio comune o per raggiungere le seconde case fuori regione.

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