Bonus bicicletta elettrica: quale comprare e come sceglierla. La guida

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Magazine, 19/05/2020.

C'è tempo fino al 31 dicembre 2020 per approfittare del tanto chiacchierato bonus da 500 euro su biciclette elettriche e monopattini. Come funziona? Si tratta di uno sconto del 60% (inizialmente si era parlato del 70%) sul prezzo del mezzo elettrico acquistato, per un valore massimo di 500 euro. Sono acquistabili, con il bonus, le normali biciclette e quelle a pedalata assistita, ma anche segway, hoverboardmonopattini e monowheelPer ottenere il bonus,è necessario conservare il documento di spesa (fattura) e accedere con credenziali Spid all’applicazione web sul sito del Ministero dell'Ambiente. Quando l’applicazione sarà operativa, il buono mobilità potrà essere fruito con un buono spesa digitale ottenibile sull’applicazione.

Già ma... come scegliere il mezzo elettrico giusto acquistabile con il bonus? Cosa scegliere: bici o monopattino? Quali sono le tipologie di biciclette e monopattini e i modelli sul mercato? Sono queste le domande da farsi, una volta capito come funziona lo sconto. Sì perché un mezzo elettrico può senza dubbio diventare un inseparabile compagno di viaggio, quello verso il lavoro o mentre si è in vacanza: è necessario quindi essere in buona compagnia, con un mezzo affidabile e possibilmente dal buon rapporto qualità-prezzo.

Quindi, quale bicicletta fa al caso vostro? Dipende. E se questa vi sembra una risposta poco utile, sappiate che non è così: di bici elettriche, dette anche e-bike, ne esistono varie tipologie e modelli. Sta a voi capire l'uso che ne farete e di conseguenza optare per un tipo di bici piuttosto che un altro. Un accorgimento: non tutte le marche di biciclette sono coperte dal bonus da 500 euro, acquistate quindi biciclette italiane online o in catene di negozi italiani, per poter così ottenere uno sconto. Per rendervi le cose più semplici, ecco una guida all'acquisto, con le principali tipologie di bici elettriche e alcuni accorgimenti da tenere presente quando si compra un mezzo elettrico. 

Biciclette elettriche: cosa dice il Codice della Strada?

L’Articolo 50 del Codice della Strada in Italia distingue tra bici muscolare e bici a pedalata assistita. Secondo il Codice, «i velocipedi sono i veicoli con due ruote o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi. Sono considerati velocipedi anche le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 kw la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o se il ciclista smette di pedalare».

Queste biciclette sono chiamate anche Pedelec (pedal electric cycle). È una bicicletta con un motore elettrico che fornisce supporto soltanto quando si pedala. Non necessita di omologazione e immatricolazione, patente o assicurazione per poter essere utilizzata; l’utilizzo del casco non è obbligatorio, può essere utilizzata sulle piste ciclabili e permette il traino di rimorchi per bambini.

Diversa la questione per le S-Pedelec, anche chiamate Speed E-Bike, che tuttavia non sono considerate bici a pedalata assistita. Sono biciclette assimilabili a veri e propri ciclomotori: in sostanza, non c'è rapporto tra pedalata e motore, in quanto non si deve neppure pedalare per farle avanzare. Le S-pedelec sono capaci di superare i 250 watt di potenza e possono raggiungere una velocità uguale o superiore ai 25 km/h. Necessitano di omologazione con targa, assicurazione e possesso della patente Am (l’età minima per ottenere la patente Am è di 14 anni). Le S-Pedelec non possono circolare su piste ciclabili, non permettono in traino di rimorchi per bambini e l’utilizzo del casco è obbligatorio. Per questo, le S-Pedelec non sono concepite all'interno del bonus da 500 euro: occhio dunque al momento dell'acquisto. 

Dai freni alle sospensioni: cosa tenere a mente durante l'acquisto

Primo requisito essenziale per una buona bici: è importante che la il mezzo sia dotato di freni potenti sulle ruote anteriori e posteriori. Diversi produttori hanno cominciato a installare freni a disco sui loro modelli di biciclette elettriche. I freni su cerchione idraulici e i freni a V sono consigliati come requisito minimo.

Parliamo poi di ruote: si consiglia poi di adoperare copertoni leggermente più larghi o copertoni concepiti specificamente per le bici elettriche da produttori rinomati. I copertoni per le bici elettriche sono infatti realizzati per offrire più protezione contro le forature anche quando la velocità e il peso sono maggiori.

Infine sono utili le sospensioni sulla forcella, sulla ruota posteriore e sul sellino, non più caratteristiche riservate solo agli appassionati di mountain bike. Stabilità di guida su strade sconnesse e comfort maggiori sono graditi dai ciclisti che possono ora raggiungere velocità più elevate. 

L'importanza della batteria in una bici elettrica

Ciò che rende comparabili le batterie di diversi produttori (che devono essere agli ioni di litio) è la capacità energetica, che viene fornita in wattora (Wh). Ovviamente, maggiore è il valore, maggiori saranno i chilometri che si possono percorrere con una sola carica. Le più comuni sono le batterie da 250 a 600 Wh, che consentono un’autonomia fra i 30-50 e i 70-90 chilometri con una carica completa. Un consiglio? Scegliete una bici elettrica con la batteria rimovibile: un aspetto molto utile se pensate di dover fare parecchi chilometri per recarvi al lavoro, dal momento che potrete rimuovere la batteria dal telaio della bici una volta arrivati in ufficio e ricaricarla mentre lavorate, avendo nuova energia per il ritorno a casa. Da qui un'altra domanda: quanto tempo è necessario per ricaricare una batteria? Si va dalle 3/4 ore a 7/8 ore di ricarica, tutto dipende dalla capacità energetica della batteria.

Sfortunatamente, la batteria di una bici elettrica non dura all’infinito. Molti marchi riportano un numero approssimativo di circa 1000 cicli di carica, calcolato supponendo che la batteria venga ricaricata sempre quando completamente scarica, il che è raro nella realtà. Di conseguenza, questo dovrebbe significare che sarai in grado di ricaricare la batteria molte più volte prima che smetta di funzionare. Nel tempo, la portata massima che è possibile ottenere con una sola ricarica si ridurrà. In questo caso, è meglio procurarsi una batteria di riserva per compensare eventuali problemi di autonomia. A seconda del produttore, dell'uso e della cura, una batteria può durare dai 2 ai 5 anni, dopodiché deve essere smaltita correttamente.

Il motore nella bici elettrica: la posizione fa la differenza

Il motore di un bicicletta elettrica non è sempre posto nella stessa posizione. La maggior parte delle e-bike dispongono di un motore centrale, posto direttamente sul movimento centrale. In altre bici elettriche invece, il motore si trova sul mozzo della ruota posteriore (trazione posteriore). Solo in rari casi il motore è posto sulla ruota anteriore (trazione anteriore). Ma il fatto è che le caratteristiche di guida della bici possono cambiare anche a seconda della posizione del motore.

Tra i vantaggi di avere un motore intermedio troviamo una distribuzione uniforme del peso grazie alla posizione bassa nel mezzo del movimento centrale, un basso centro di gravità, una certa adattabilità alla guida sportiva e un motore meno soggetto a guasti causati da cortocircuiti dei cavi. Tra gli svantaggi, un carico più elevato su catena, corona, ruote dentate o cambio interno al mozzo e un prezzo spesso più elevato. Se si sceglie una bici con motore posteriore, si avrà senza dubbio un motore poco rumoroso e una trasmissione diretta della potenza per una guida dinamica, ma si dovranno fare i conti con il centro di gravità molto indietro, un comportamento di guida posteriore pesante e una discreta difficoltà nello smontare la ruota posteriore

Scegliete una bici con motore anteriore? Avrete senza dubbio un vantaggio economico, con un prezzo della bici meno elevato, ma occhio agli svantaggi, come il forte carico sulla forcella, il motore che può influenzare il comportamento dello sterzo e la ruota anteriore che potrebbe girarsi sui terreni scivolosi. Ecco perchè la scelta di una bici con motore sulla ruota anteriore è quella meno consigliata

Bici elettrica da città (o city bike): perchè sceglierla?

Le city bike elettriche sono studiate per gli spostamenti quotidiani in città. Combinate con un motore moderno, possono diventare veri e propri veicoli per destreggiarsi nel traffico cittadino e non solo. Una city bike elettrica ben equipaggiata rende facili gli spostamenti anche su medie distanze e permette di recarsi tutti i giorni al lavoro.

È importante quindi poter fare affidamento su buoni freni, cambio e ruote, senza dimenticare che una seduta corretta è sinonimo di comfort e anche di sicurezza.

Nella maggior parte dei casi, i produttori di city bike installano cambi a mozzo sui loro modelli per ridurre al minimo la manutenzione richiesta per queste bici adatte all'uso quotidiano. Sono caratteristiche di qualità la presenza di un sistema di illuminazione ben fissato, campanello, parafango, cavalletto e in molti casi anche un portapacchi solido.

Bici pieghevole o non pieghevole?

Volete usare la bici elettrica quotidianamente ma solo per alcuni tratti, magari combinandola con il treno? Allora scegliate una bicicletta elettrica pieghevole. Le moderne biciclette pieghevoli si trasformano in poche mosse da bici per tutti i giorni a bagaglio compatto.

Non entrano solo nel portabagagli delle auto, ma permettono grande flessibilità a tutti coloro che viaggiano regolarmente con i mezzi di trasporto pubblici: basta andare con la bicicletta in stazione, ripiegare la bici per prendere il treno e una volta giunti alla stazione di arrivo si è subito pronti per risalire in sella.

Con cambio a mozzo o a deragliatore e ruote dai 20 ai 24 pollici, ognuno può trovare il modello più adatto alle proprie esigenze. Come ogni tipologia di bici, anche la bici elettrica pieghevole ha i suoi svantaggi: le due ruote dalle minori dimensioni rendono le bici pieghevoli meno stabili e robuste. Ecco perchè sarebbe necessario non risparmiare troppo su una bici peghevole per assicurarsi un modello affidabile e di qualità. 

Mountain bike elettriche: perché sceglierle?

Amate la natura, le pedalate in montagna, la fatica della salita e l'adrenalina della discesa? Allora non ci sono dubbi: avete bisogno di una mountain bike elettrica. Le mountain bike elettriche donano agli amanti del fuori strada un modo tutto nuovo di godersi le loro avventure nella natura.

Tra i vantaggi della mountain bike elettrica troviamo un maggiore divertimento fuoristrada, anche in salita e la disponibilità  sia in versione Hardtail che Full suspension. Confusi? Tranquilli, ora vi spieghiamo: la hardtail non è nient'altro che la classica mountain bike (elettrica, in questo caso), con una parte anteriore ammortizzata e una posteriore non ammortizzata. Freni a disco, forcella ammortizzata con escursione di 80-120mm e propulsione di qualità sono requisiti importanti in questo caso. La scelta tra ruote di 26, 27,5 o 29 pollici dipende molto dalle dimensioni del corpo e dallo stile di guida preferito.

Con la full suspension si ha invece una mountain bike elettrica dalla doppia sospensione: la tecnica di ammortizzatori anteriore e posteriore regolabili garantisce una trazione massima di entrambe le ruote e una guida bilanciata sul fondo stradale. Chi vuole avere una guida di pari efficacia sia in salita che in discesa, dovrebbe prendere in considerazione una Cross Country, una Tourenfully oppure una Trailfully con sospensione di 100-140 mm.

Fat bike: la mountain bike con ruote... maxi

Se anche la mountain bike non vi basta e amate le emozioni ancora più forti, allora andate su una fat bike elettrica. Si tratta di una diretta evoluzione delle mountain bike e soddisfa i desideri di coloro che cercano avventure o emozioni estreme. Il nome fat (grasso) deriva dalle ruote e dalle gomme, molto più grandi rispetto alle mountain bike tradizionali per consentire l’uso di queste bici sulla neve o sulla sabbia oppure su superfici molto sconnesse.

I telai sono realizzati principalmente in acciaio, carbonio e alluminio, che consentono di mantenere leggerezza nonostante la dimensione over-size delle ruote: la leggerezza è garantita anche dal peso inferiore delle sospensioni anteriore e posteriore, ottenuto dalla larghezza delle ruote, che hanno già di per sé un ruolo ammortizzante. Lo svantaggio? Le fat bike sono poco adatte per le competizioni e per la velocità, in quanto la grande aderenza delle gomme sul terreno genera una maggiore stabilità del mezzo, ma purtroppo anche un maggiore attrito, che comporta una forza di spinta superiore per muovere la bici.

Di Fabio Liguori

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