Bnkr44 con Governo Punk a Sanremo 2024. Testo e pagella

Sanremo 2024

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Magazine, 31/01/2024.

Bnkr44 - Governo Punk
(D. Caponi – A. Locci - D. Lombardi – P. Serafini – M. Vittiglio – J. Ettorre)

C’è da divertirsi, almeno a leggere il testo (coautore il prolifico Jacopo Ettorre) dei sei ragazzacci toscani (tra i 21 e i 24) che compongono il gruppo dei BNKR44 (scrittura “veloce” avocalica di bunker, lo scantinato dove si riuniva la band per le prove, seguita dalle cifre della data di fondazione, il 4 aprile), che da “Sanremo Giovani” porta all’Ariston un punk (al Governo, come fantastica il titolo) di sapore nostrano. Dove la trasgressione è tutta nelle immagini e nel linguaggio, ironico e goliardico, tanto per dire: dammi la metà di un cachet da star; con gli occhi spalancati e le labbra di silicone; in provincia [Empoli] la nebbia è la stessa del 2003 [in rima con che]; scrivo dentro un garage / la mia testa è un collage [per far rima baciata, collage si dovrà pronunciare all’italiana, anzi alla toscana]; e via dicendo. Sino al colpo di genio di due flash della toilette del mattino: stamattina io mi lavo i denti col gin; ti pettini i capelli con una calibro 9. (non troppo agevole). Con tanto di evocazione esplicita dei numi tutelari Blur e Queen e una citazione di Lucio Dalla (l’anno che verrà).

La parola: punk. Il termine per designare il movimento musicale e (contro)culturale nato in Gran Bretagna e negli USA negli anni Settanta pare sia stato battezzato niente meno che da William Shakespeare (in Measure for Measure, dove puncke significava “prostituta”).

Voto al testo: 7.

Lorenzo Coveri

Testo

Governo Punk, Bnkr44

Dammi una città, un governo punk
Sono un Dio che ha una regina da salvare
(Sotto il temporale)
Dammi la metà di un cachet da star
Un’identità, ma da cui possa scappare
(Fammi vergognare)
Parliamo da soli in una notte di prigione
Con gli occhi spalancati e le labbra di silicone
Dammi un po’ di te, un pezzo dei Blur, un locale da spaccare
(Fammi vergognare)
(Perché) in giro non c’è niente di che
In provincia la nebbia è la stessa dal 2003
Scrivo dentro un garage
La mia testa è un collage
Di canzoni e momenti tristi
Ho finito le chance
Per chiederti se
Mi porti via da me
Via da me
Via da me
Dai miei incubi e dai miei vizi
(Un, due, tre, qua-)
C’è una novità, un governo punk
L’anno che verrà me ne vado un anno al mare
(Sotto il temporale)
Stamattina io mi lavo i denti col gin
Metto i soliti jeans
Sono un nomade in un attico chic
(Ma non abitavi a Beverly Hills?)
Ti pare
Parliamo d’amore in mezzo a una rivoluzione
Ti pettini i capelli con una calibro 9
Metti un altro film, un pezzo dei Queen
Metti che finisce male?
(Ma non ci pensare)
(Perché) in giro non c’è niente di che
In provincia la nebbia è la stessa dal 2003
Scrivo dentro un garage
La mia testa è un collage
Di canzoni e momenti tristi
Ho finito le chance
Per chiederti se
Mi porti via da me
Via da me
Via da me
Dai miei incubi e dai miei vizi
Governo punk
Questa città sembra una maledizione
Restiamo qua, fermi a guardare
Un tramonto in televisione
Governo punk
Questa città sembra una competizione
Restiamo qua, fermi a guardare La nostra generazione
(Un, due, tre, qua-)
Scrivo dentro un garage
La mia testa è un collage
Di canzoni e momenti tristi
Ho finito le chance
Per chiederti se
Mi porti via da me
Via da me
Via da me
Dai miei incubi e dai miei vizi

La valutazione linguistica sui testi delle canzoni in gara a Sanremo 2024  è a cura di Lorenzo Coveri, Accademico della Crusca, che si è occupato a più riprese del Festival. Ricordiamo che la valutazione riguarda esclusivamente la parte linguistica e non l'interpretazione, la musica o l'arrangiamento che potranno essere valutati solo dopo l'inizio del Festival.

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