Cinema chiusi: in Italia tornano i drive-in? I primi progetti, da Roma a Milano

Mathieu Croisetière - Flickr.com

Magazine, 20/04/2020.

La sfida del decennio per la settima arte, che vede contrapposti i comodi schermi casalinghi (da Netflix ad Amazon Prime) al grande proiettore cinematografico, sta affrontando una nuova fase in tempi di Coronavirus. A un primo sguardo, la partita sembra totalmente sbilanciata in favore delle piattaforme streaming, che proprio in questi giorni stanno registrando utenze e sessioni da record (nel solo primo trimestre fiscale dell'anno Netflix ha aumentato di 8,45 milioni gli utenti abbonati). Tanti, però, cominciano a sentire la nostalgia dell'esperienza irripetibile del cinema, tanto che si sente sempre più parlare di un vecchio amico dei cinefili, vintage ma mai fuori moda: il cinema drive-in. A tirare in ballo il cinema all'aperto e in macchina è stato anche Francesco Rutelli, presidente Anica - Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali. In America, il drive-in è già realtà.

Le sale cinematografiche, così come i musei e i luoghi di intrattenimento naturalmente predisposti all'affollamento, saranno probabilmente tra gli ultimi a ricevere l'ok per la riapertura post-quarantena. Così, qualcuno sta pensando che un buon modo per non farsi mancare un'uscita al cinema sia quella di andare a vedere il proprio film rimanendo comodamente in macchina, nel dovuto rispetto delle distanze di sicurezza e con un pizzico di magia anni '50-'60. «L’idea di fare delle arene cinematografiche in agosto, di avere la possibilità di luoghi all’aperto, distanziati, con dei protocolli, con protezione, sanificazione, gestiti dagli esercenti, potrebbe essere un modo intermedio, graduale, per non rassegnarci, mantenendo le condizioni di sicurezza» dice Rutelli.

Il fascino del cinema drive-in, che in effetti non è mai del tutto scomparso, sembra dunque viviere di nuova vita proprio grazie all'imperativo distanziamento sociale. Superando i problemi tecnici e organizzativi, come la reperibilità di spazi aperti e sufficientemente capienti, e accontentandoci di rivedere vecchie produzioni (le nuove uscite cinematografiche sono state naturalmente rinviate), il sogno di guardare un film dal sedile della propria auto, su schermo gigante e sotto le stelle, potrebbe allora tornare realtà.

A Milano il cinema Bovisa Drive-In, che ha debuttato la scorsa estate, ha già ammiccato all'idea, e assicura sulla sua pagina Facebook che potrebbe «essere già in linea con le disposizioni di sicurezza», con tanto di «nuove soluzioni per rendere l'esperienza piacevole e al tempo stesso ancora più sicura». Una soluzione alla quale stanno pensando di adattarsi anche cinema all'aperto estivi, che dovranno però pensare a location più spaziose e a prova di macchina.

Fra le iniziative da monitorare anche quelle della Cineteca Bologna, che sta pensando a nuovi spazi come quello del Parco Nord o del Dumbo, l’ex Scalo merci Ravone in via Casarini. Anche a Roma, dove nel 1957 nasceva il primo cinema drive-in d'Europa nel quartiere di Casal Palocco, si sta pensando a una riorganizzazione del settore, con il progetto CineDrive lanciato dalla collaborazione fra CNA Cinema e Audiovisivo e una rete di esercenti.

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