Coronavirus e lavoro nei campi con Coldiretti: come fare domanda sul portale

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Magazine, 20/04/2020.

Lavorare ai tempi del Coronavirus? Per combattere le difficoltà occupazionali, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi e l’inflazione con lo svolgimento regolare delle campagne di raccolta in agricoltura la Coldiretti ha varato la banca dati Jobincountry autorizzata dal Ministero del Lavoro con le aziende agricole che assumono. L’iniziativa è estesa a tutta Italia dopo il successo della fase sperimentale realizzata in Veneto con l’arrivo nella prima settimana di ben 1500 offerte di lavoro di italiani con le più diverse esperienze: dagli studenti universitari ai pensionati fino ai cassaintegrati, ma non mancano neppure operai, blogger, responsabili marketing, laureati in storia dell’arte e tanti addetti del settore turistico in crisi secondo Istat, desiderosi di dare una mano agli agricoltori in difficoltà e salvare i raccolti. Il 60% ha fra i 20 e i 30 anni di età, il 30% ha fra i 40 e i 60 anni e infine 1 su 10 (10%) ha più di 60 anni.

In poche ore di operatività, al portale JobinCountry sono stati inseriti già centinaia di curriculum da parte di persone che hanno offerto la propria disponibilità a impegnarsi nelle campagne, dove sono a rischio le raccolte con il blocco delle frontiere ai lavoratori stranieri che arrivano ogni anno dall’estero. La banca dati Jobincountry è autorizzata dal Ministero del Lavoro, con gli italiani che si rendono disponibili per le aziende agricole che assumono. Sul portale JobinCountry, raggiungibile dal sito della Coldiretti è possibile: 

  • per le aziende, inserire offerte di lavoro, indicando le caratteristiche professionali richieste e le condizioni relative alle offerte (come mansioni e retribuzione);
  • per chi è in cerca di occupazione, si può inserire il proprio curriculum e la propria disponibilità alla nuova occupazione, e mantenere sempre aggiornati i propri dati professionali.

Il progetto in Italia è stato avviato in autonomia dalla Coldiretti, in attesa che dal Governo e dal Parlamento arrivi una radicale semplificazione del voucher agricolo che possa consentire da parte di studenti, cassaintegrati e pensionati lo svolgimento dei lavori nelle campagne dove mancano i braccianti stranieri anche per effetto delle misure cautelative adottate a seguito dell’emergenza coronavirus da alcuni Paesi europei, dalla Polonia alla Bulgaria fino alla Romania, con i quali occorre peraltro  trovare accordi per realizzare dei corridoi verdi privilegiati per i lavoratori agricoli. Si tratta di un piattaforma di intermediazione della manodopera che offre a imprese e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale on line e poi sul campo. Si pone infatti l’obiettivo di mettere in contatto nei singoli territori i bisogni delle aziende agricole in cerca di manodopera con quelli dei cittadini che aspirino a nuove opportunità di inserimento lavorativo, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità.

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