Sabato 11 ottobre 2025, alle ore 17.30, presso la Sala Biblioteca E. Montale di Varazze, il Comune di Varazze patrocina e ospita la manifestazione culturale, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, Varazze alle origini del Futurismo, nel corso della quale è presentato il libro di Elena Bagnasco La mia GP. Storia e racconti a quattro tempi, Serel International - Stefano Termanini.
Intervengono Mariangela Calcagno, assessore alla Cultura del Comune di Varazze, Carlo Piano, giornalista e saggista, Leo Lecci, storico dell’arte, professore presso l’Università di Genova, Piero Spotorno, già vice sindaco di Varazze e cultore di storia locale, Elena Bagnasco, autrice del libro e nipote di Giorgio Parodi, fondatore col padre Manuelìn della Moto Guzzi, Stefano Termanini, editore. È prevista inoltre la partecipazione straordinaria del musicattore Luigi Maio, con un cammeo tratto dal suo spettacolo «Vespe d’artificio - il Futurismo da Stravinskij a Petrolini».
Ci si sofferma sulla storia di Varazze dopo la fine della Grande Guerra, un tempo in cui lo spirito umanistico si incontra sinergicamente con lo slancio industriale e tecnologico. È il tempo in cui a Varazze vive Mario Morasso, precursore del Futurismo ed editore della storica rivista Motori Aero Cicli e Sports, mentre Stefano Baglietto e Giorgio Parodi, compagni nella tragica ed eroica esperienza della guerra, amici fraterni, inseguono visionari progetti nautici e aeronautici, collaborando con i più grandi ingegneri dell’epoca - Oreste Fraschini, Guido Cattaneo, Luigi De Giorgi - per mettere a punto innovazioni meccaniche e motoristiche. A Varazze, fertile incubatore culturale e industriale, perfino Gabriele d’Annunzio faceva qualcuna delle sue incursioni, ora attratto dalla velocità e dalla modernità, ora, secondo la sua indole, dalle donne.
Nel suo libro, fresco di stampa, Elena Bagnasco racconta questa storia (e molto altro) «a quattro tempi». L’ha scritta, con passione, ricucendo la memoria famigliare e la ricerca d’archivio. La «GP», a cui viene dedicato il titolo del libro, doveva essere un «esperimento» - così si esprimeva in una sua lettera al figlio Giorgio Emanuele Vittorio (detto Manuelin) Parodi. Fu, invece, una rivoluzione: anzi, l’inizio di un mito. Dalla «GP», infatti, sarebbe derivata la «Normale», il primo modello di serie della Moto Guzzi.
«È nostro impegno - dice Mariangela Calcagno, assessore alla Cultura - far rivivere, riscoprendolo, il nostro patrimonio culturale e le nostre tradizioni, che sono non soltanto marinare. Se Varazze si è progressivamente trasformata, le sue radici umanistiche e industriali rimangono pietre miliari a testimonianza del ruolo che il borgo varagino e la Liguria hanno svolto. Le testimonianze di Mario Morasso con le sue opere e la rivista, dei Cantieri Baglietto, della CIVES, della De Giorgi e, infine, dell’“esperimento” «GP» avranno rilevanza e dignità storica nel progetto di polo culturale e ampliamento del Museo del Mare che sorgerà nei capannoni navali».