Via Francigena in Lombardia, dove si parte? Prima tappa da Palestro a Tromello: percorso e accoglienza

© flickr.com / vespolate

Si giunge così a Mortara, il centro più esteso di questa prima tappa di Via Francigena lombarda. Qui è possibile ammirare la basilica gotica di San Lorenzo, costruita a fine ‘300 e luogo di conservazione di diverse opere pittoriche e scultoree italiane, tra il XV e il XVII secolo. Celebri sono anche l’Abbazia di Santa Croce, nelle cui Cappelle sono presenti opere di Guglielmo Caccia, Tintoretto e Bernardino Ferrari e quella di Sant’Albino, costruita nel punto in cui Carlo Magno sconfisse i Longobardi del Re Desiderio. Quest’ultima è ancora oggi uno dei centri d’accoglienza principali per i pellegrini, assieme al bed and breakfast Foresteria di Re Artù, lo storico albergo Bottala Osteria il Cuuc e al ristorante Torino-Albergo San Michele.  

Così ci si incammina verso Tromello, per gli ultimi chilometri della prima tappa della Via Francigena lombarda, che termina appunto a Tormello presso stazione ferroviaria. Qui trovò accoglienza Sigerico, arcivescovo di Canterbury che percorse la Via Francigena per tornare da Roma, presso la chiesa di San Martino Vescovo. Ancora oggi, presso l’oratorio della parrocchia, è possibile per tutti i pellegrini passare la notte oppure ricevere un pasto, proprio come fece l’arcivescovo Sigerico nell’anno 990.

L'itinerario prosegue con la seconda tappa della Via Francigena in Lombardia.

Di Simone Caravano

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