Via Francigena in Lombardia, dove si parte? Prima tappa da Palestro a Tromello: percorso e accoglienza

© flickr.com / vespolate

Proseguendo il cammino della Via Francigena lungo il corso del fiume Sesia e seguendo la segnaletica apposita con l’icona del pellegrino, si giunge a Robbio. Altro comune della Lomellina, di circa 5000 abitanti, che possiede due veri e propri gioielli del romanico lombardo: l’Abbazia di San Valeriano e la chiesa di San Pietro. La prima fu fondata tra il 1068 e il 1095 e divenne nel tempo un fondamentale luogo di accoglienza di messi papali e imperiali. Inoltre, un documento del 1236 riporta la presenza delle reliquie di San Valeriano, forse presenti in un'antica cripta sotterranea dell’edificio. La chiesa di San Pietro, fondata nel 1086, presenta invece una struttura a tre navate e una serie di affreschi in corrispondenza delle tre absidi. Anche in questa piccola località è possibile per i pellegrini trovare riparo e accoglienza presso due strutture: L’Agriturismo Pescarolo e l’Ostello Comunale. 

Lasciata alle spalle Robbio, il percorso prosegue passando per le località di AlboneseNicorvo, fino ad arrivare alla frazione di Santa Maria del Campo. I primi due paesi sono due piccolissimi centri della Lomellina, di poche centinaia di abitanti, in cui le coltivazioni di riso e mais fanno da padrone. A Nicorvo sono presenti anche due importanti chiese, luogo di riposo e meditazione per i pellegrini: il Santuario della Madonna del Patrocinio e la Chiesa di San Terenziano. Prima di giungere a Mortara si passa per la frazione di Santa Maria del Campo, in cui è possibile ammirare l’omonimo santuario: la chiesa raccoglie importanti opere del lombardo Giovan Battista Crespi e l’affresco di Tommasino da Mortara dedicato alla Madonna del latte.  

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