Sabato 8 novembre 2025, Escursionismo Liguria si sposta a Levante e propone il trekking La grande scalinata di Monesteroli: l'estasi della bellezza. L'itinerario vede la partecipazione di Elisa Montorsi, Guida Ambientale Escursionistica
(GAE), figura professionale che ha il compito principale di accompagnare il gruppo illustrando loro le caratteristiche culturali, ambientali, morfologiche e paesaggistiche dell'area visitata.
La Scala Grande più di mille gradini in pietra arenaria, dove vivere l'estasi della bellezza. Oltre alla discesa facoltativa lungo la ciclopica scalinata di Monesteroli, l'itinerario ad anello consente di camminare lungo le fasce che si avvicinano al mare nel regolare alternarsi di ''cian'' e muretti, con suggestive panoramiche su Schiara, l'isolotto Ferale e la scogliera delle Cinque Terre. Si possono osservare anche la Fontana di Nozzano e il menhir di Tramonti, conosciuto anche come il masso del diavolo.
L'itinerario
Questa la descrizione della camminata di Enrico Bottino, trekking promoter di Escursionismo Liguria: ''Cinque Terre: una regione dai contrasti paesaggistici per la presenza dei monti a ridosso del mare ma anche di contrasti culturali dove la coltivazione di una terra ostile ha preso il sopravvento sulla pratica della pesca. Lo si scopre lungo l'itinerario ad anello che parte da Campiglia, piccolo crocevia di sentieri. La via si infila tra le case, scende tra i coltivi sostenuti da muretti in pietra, la vista su Schiara e sull'isolotto Ferale si apre mano a mano, passo dopo passo.
Il sentiero prosegue in costa, tra le pergole basse che meglio si oppongono all'impeto del libeccio, con suggestive panoramiche sulle fasce che scendono al mare nel regolare alternarsi di ''cian'' e muretti. Le monorotaie che consentono il trasporto delle gerle traboccanti d'uva sono una costante dei vigneti riarsi dal sole. Dopo la lecceta e Fontana di Nozzano, si arriva nel magico mondo della Scalinata Grande, che a dispetto della legge di gravitazione universale scende verso i tetti di Monesteroli. Questo incredibile villaggio è unito al mondo reale da una ciclopica mulattiera che zigzagando scende quasi a lambire il mare.
Dopo la discesa e soprattutto la risalita si riprende fiato. Insieme ai gabbiani, signori incontrastati del litorale, si risalve verso la Fontana di Nozzano per dirigersi verso il menhir di Tramonti, conosciuto anche come il masso del diavolo, considerato da alcuni studiosi come opera di antiche popolazioni liguri che lo eressero con funzione sacra. Dopo la Chiesa di Sant'Antonio, il sentiero lungo il crinale boscoso riporta a Campiglia, stanchi ma appagati per aver ammirato uno dei paesaggi costieri più incantevoli della Liguria, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall’UNESCO''.
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