Dal 17 maggio al 29 giugno 2025 presso l'Asilo Garbagnati di Cermenate (Como), progettato tra il 1935 e il 1937 da Cesare Cattaneo e situato in via Negrini 7, 9, 11 (Asnago), è allestita la mostra Lo spazio armonico e la Fontana di Camerlata, seconda di un ciclo di quattro esposizioni nell'ambito del progetto di recupero dell'edificio - considerato oggi una pietra miliare del Razionalismo architettonico - promosso dall’Associazione Cesare Cattaneo Onlus e dall’Archivio Cattaneo in collaborazione con il Circuito Lombardo Musei Design.
La mostra si colloca nella porzione dell’edificio messa in sicurezza, che consente già di apprezzare i bianchi volumi e l’articolazione spaziale che lo rendono una creazione architettonica unica. Protagonista della mostra è, questa volta, la Fontana di Camerlata, landmark che segna l’ingresso alla città di Como, progettata da Cesare Cattaneo tra il 1936 e il 1939 con il pittore Mario Radice in occasione della VI Triennale di Milano.
Negli spazi disadorni e nello stato di fatto dell’asilo, sono esposte fotografie storiche, schizzi e disegni, maquettes e pubblicazioni d’epoca che illustrano il processo di ideazione della fontana, nata nel fecondo clima culturale che caratterizzò la Como di quel decennio. La collaborazione tra Cattaneo e il pittore Mario Radice si situa infatti nel contesto dei rapporti tra gli architetti comaschi Cattaneo, Lingeri e Terragni, le ricerche che accomunarono gli artisti dell’astrattismo comasco (Manlio Rho, Mario Radice, Aldo Galli, Carla Badiali, Carla Prina) e le enunciazioni teoriche di Franco Ciliberti, segnando quindi una contiguità tra gli astrattisti comacini e gli architetti razionalisti.
Nata per volere del Comune di Como con lo scopo di riqualificare, con un elemento d'interesse artistico, lo snodo stradale sul quale converge la viabilità proveniente da Milano, Varese e Cantù, la Fontana di Camerlata è descritta dai suoi due autori come «opera di decorazione pura, esaltazione di belle forme ottenute con geometrica perfezione, senza pretese di contenuto letterariamente simbolico o di destinazione funzionale».

La Fontana di Camerlata installata nel parco Sempione a Milano per la VI Triennale, 1936
Il monumento fu costruito provvisoriamente nel Parco Sempione di Milano, in occasione della VI Triennale del 1936, suscitando molto interesse nel pubblico, in Italia e fuori, ed un consenso che trovò riscontro in numerose pubblicazioni. Terminata l'esposizione, la struttura fu smontata. La costruzione definitiva si fece attendere a lungo, anche se Cattaneo e Radice la sollecitarono più volte. Solo nel 1962, per interessamento della famiglia Cattaneo, la fontana venne realizzata nella sua destinazione di origine, sotto la supervisione di Radice.
L'inaugurazione è fissata per le ore 15.00 di sabato 17 maggio; la mostra è visitabile il sabato e la domenica in orario 14.30-18.30. L'ingresso è gratuito, per info 031 513960.
L’obiettivo di questo programma programma espositivo, inaugurato dal 15 marzo al 4 maggio 2025 dalla mostra L’asilo Garbagnati, è quello di accendere un riflettore sull’asilo e di rendere noti al territorio l’esistenza ed il pregio dell’edificio, oltre che di comunicare la volontà di farne un polo per attività espositive e formative relative all’architettura, al design e alle arti visive, e un luogo della cultura aperto alle istanze del territorio.

Asilo Garbagnati © Lorenza Ceruti
Oggi l’edificio risulta deturpato dalle successive manomissioni avvenute nel corso degli anni: inutilizzato per diversi anni del dopoguerra, nel 1986 cambiò destinazione d’uso, diventando farmacia comunale e sede della Croce Rossa, ed è attualmente in disuso. Dopo il riconoscimento, nel 2008, da parte della Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia, dell’interesse culturale dell’edificio, l’asilo Garbagnati è stato sottratto al rischio di ulteriori manomissioni grazie agli eredi di Cesare Cattaneo e alle persone riunite nell’Associazione Cesare Cattaneo Onlus, costituita nel 2012, che ne ha acquisito la proprietà.
Come le prime esposizioni, anche le successive saranno realizzate negli spazi disadorni e nello stato di fatto dell’asilo, ispirandosi a un modello storico: la prima edizione dell’evento Documenta a Kassel (1955). Tale riferimento vuole significare lo spirito di voler partire da quello che c’è, per promuovere un percorso che potrà andare lontano. Altro modello di riferimento è quello degli eventi-mostra realizzati da artisti, architetti e designer, soprattutto a partire dagli anni ’70 del secolo scorso, con mezzi low-cost in spazi quali fabbriche dismesse, complessi di edilizia popolare.

Cesare Cattaneo, fronte sud da Via Negrini Asilo Garbagnati, 1938
Le 4 mostre programmate per il 2025 vogliono rappresentare un esempio concreto delle attività che il progetto intende sviluppare in modo permanente, al fine di creare già oggi occasioni di visita dell’edificio da parte del pubblico. La visibilità che si vuole ottenere attraverso questo primo anno di attività ha lo scopo ultimo di attirare l’attenzione delle Pubbliche Amministrazioni, ma anche di istituti bancari e aziende del territorio, con i quali condividere un disegno strategico che permetta di raggiungere egli obiettivi posti: preservare l’identità dell’asilo e recuperarlo a un utilizzo coerente con il valore del bene.
Dal 13 settembre al 26 ottobre l’asilo Garbagnati ospiterà la mostra Architetture olivettiane: fotografie, disegni e documenti selezionati dalla ricerca sulle architetture residenziali e per la comunità, promosse da Adriano Olivetti nel territorio di Ivrea, che ha dato vita al volume omonimo edito dall’Archivio Cattaneo. Dall'8 novembre all’8 dicembre, infine, è in programma la mostra Cesare Cattaneo e il sacro, sui progetti delle chiese e della Casa-famiglia per la famiglia cristiana (1942).