Pasquali 2024 a Bormio, sfilata con carri e costumi tipici

Domenica31Marzo2024

Domenica 31 marzo 2024 tornano puntuali i Pasquali di Bormio (Sondrio), l’antica tradizione che da circa 600 anni vede sfilare i carri dei Reparti per contendersi il primato nell’annuale classifica. Tutte le famiglie bormine lavorano durante l’anno per prepararsi in maniera impeccabile a questa festosa competizione e il giorno di Pasqua il centro di Bormio è invaso da una colorata sfilata che, tra carri e costumi tipici, fa rivivere le tradizioni contadine della Magnifica Terra.

La manifestazione ha inizio alle ore 10.00, quando si possono ammirare i Pasquali, portati a spalla dai Pasqualisti per tutta la via Roma fino alla piazza del Kuerc. Le portantine a tema religioso sono realizzate con maestria antica dagli artigiani locali e ognuna rappresenta un tema scelto con cura, poiché ogni elemento è determinante per l’assegnazione del vincitore. Alla sfilata partecipano i bormini di tutte le età: a precedere i Pasquali, infatti, c’è prima la banda, poi i cavalli con le carrozze e, infine, divisi per Reparto, le donne con gli anziani e i bambini, tutti rigorosamente vestiti con i costumi tradizionali, portando fiori e prodotti artigianali.

A fine sfilata, verso le ore 12.00, i Pasquali sono esposti in piazza del Kuerc dove rimangono per tutta la domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta. Una giuria stila infine una classifica in base a diversi fattori: dal significato religioso delle scene rappresentate al lavoro artigianale e artistico svolto per realizzarle, senza dimenticare l’aspetto culturale e di tradizione, fulcro della manifestazione stessa.

Questo il programma dettagliato dei Pasquali 2024:

  • entro le ore 8.45 della domenica di Pasqua: raduno dei partecipanti in piazza V Alpini
  • ore 10.00: inizio della sfilata per le vie del paese (via Al Forte, via San Vitale, via Roma, piazza Cavour/Kuerc)
  • ore 11.30: benedizione degli agnelli e dei Pasquali in piazza Cavour/Kuerc (dove resta in esposizione fino al lunedì di Pasquetta, primo aprile 2024)
  • ore 17.00: premiazione in piazza Cavour/Kuerc del Pasquale vincitore

Con il termine Pasquali si indicano delle vere opere di falegnameria e ingegneria costruite dai bormini nei mesi invernali, suddivisi in base al proprio quartiere di appartenenza: il Reparto. In ognuno di essi (Buglio, Combo, Dossiglio, Dossorovina e Maggiore) si organizzano i partecipanti che, sotto la guida di un capo, preparano e realizzano il Pasquale del proprio Reparto. Tutto è studiato nei dettagli, dal significato religioso alla lavorazione; falegnami, fabbri e artigiani esprimono il meglio della loro arte.

La tradizione dei Pasquali risale, con tutta probabilità, ad antichi riti pagani legati alla pastorizia e all’agricoltura di montagna. Già prima dell’avvento del Cristianesimo, in tutta la Valle era diffuso un rito propiziatorio che prevedeva il sacrificio di un agnello per lasciarsi alle spalle i rigori dell’inverno. La tradizione è stata poi associata al giorno di Pasqua e, nel corso dei secoli, si è passati alla semplice benedizione in chiesa di un agnellino addobbato con nastri e fiori.

Le prime testimonianze documentate risalgono al XVII secolo, quando nel giorno di Pasqua esisteva l’obbligo di cucinare un agnello da distribuire in piazza del Kuerc, la piazza centrale di Bormio. Alla fine del XIX secolo s’introdusse la benedizione dell’agnello vivo e, da qui, nacque la gara tra i Reparti per adornare al meglio il proprio animale. A poco a poco, s’incominciò ad adagiare gli agnellini su delle portantine di muschio addobbate e, da lì, si arrivò ai Pasquali così come oggi vengono celebrati.

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