Bauli in Piazza e vaccino anti Covid: i lavoratori dello spettacolo tornano sul campo per la campagna vaccinale

Andrea Cherchi

Magazine, 05/01/2021.

Bauli in Piazza, associazione di promozione sociale di lavoratori dello spettacolo e degli eventi, nata per supportare un settore fermo da marzo 2020 a causa della pandemia, è stata coinvolta dal commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri per il coordinamento della produzione e l’allestimento dei materiali di comunicazione della campagna vaccinale in 314 ospedali dislocati su tutto il territorio nazionale.

Bauli in Piazza, che già collabora attivamente con altri soggetti - quali Italia Live, #ChiamateNoiSquadra Live - ed aperta al contributo di altre realtà organizzate del settore che vorranno aderire a questo progetto, ha messo a disposizione le proprie competenze, con particolare riguardo al coordinamento tecnico-logistico e alla gestione di grandi flussi di persone, abitualmente dirette durante manifestazioni fieristiche, festival, eventi e concerti.

Il commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 Domenico Arcuri ha così fatto sua l&'opportunità, suggerita dall'architetto Stefano Boeri - ideatore con il suo studio, a titolo gratuito, del concept architettonico e comunicativo della campagna di vaccinazione - di avvalersi del supporto delle competenze dei lavoratori e le lavoratrici del mondo dello spettacolo per supportare la campagna di vaccinazione. L’idea di coinvolgere i lavoratori dello spettacolo è nata da un gruppo di professionisti del mondo degli eventi ed è stata portata sul tavolo dell’architetto Boeri da Mario Viscardi, portavoce di Bauli in Piazza per questo progetto. «Alcuni professionisti di Bauli in Piazza si sono occupati di allestire i primi 21 ospedali per il Vaccine Day a cui entro l’11 gennaio 2021 si aggiungeranno ulteriori 293 punti di vaccinazione», spiega Viscardi: «ci siamo messi a disposizione per allestire e gestire gli spazi che verranno dedicati alla campagna di vaccinazione che immaginiamo possano aumentare nel futuro».

«È motivo di grande orgoglio collaborare a questa iniziativa, permettendo l’efficientamento della campagna e offrendo il nostro contributo alla collettività per ritornare dopo mesi di fermo a lavorare sul campo ad un progetto così rilevante per il paese», prosegue Paolo Rizzi, coordinatore operativo di questo progetto per Bauli in Piazza. «Le capacità di un comparto così professionalizzato potrebbero essere impiegate anche in altre iniziative dove la competenza nel muovere efficacemente e tempestivamente masse di persone e mezzi fossero necessarie».

Bauli in Piazza: dal flash mob a Milano al decalogo per la ripartenza

Il 10 ottobre 2020 in piazza Duomo a Milano si è svolto Bauli In Piazza, un evento storico: i lavoratori, per la prima volta insieme ai rappresentanti delle imprese del mondo dello spettacolo e degli eventi, hanno manifestato per chiedere alle istituzioni di essere ascoltati. 1300 operatori e 500 bauli schierati per denunciare la grave crisi che sta attraversando tutta l’industria e una specifica categoria di professionisti: coloro senza i quali non esisterebbe nessuna forma di intrattenimento, celebrazione, traguardo. Con lo slogan Un Unico Settore, Un Unico Futuro, lavorando in rete con la realtà internazionale We Make Events, quel giorno è nato un movimento che in meno di due mesi sta cercando di rendere riconoscibile e codificabile un settore eterogeneo, composto da liberi professionisti, agenzie e società di tecnici, fonici, luciai, direttori artistici, facchini, promoter, autori.

Da associazione culturale, Bauli In Piazza è diventata associazione di promozione sociale e ha presentato il suo Manifesto (una dichiarazione pubblica in 10 punti che espone i principi e gli obiettivi del movimento) e pubblicato il Codice Etico (una definizione esplicita delle responsabilità etiche e sociali di questa organizzazione) e lo Statuto. Questi gli obiettivi immediati e più urgenti individuati da Bauli In Piazza insieme alle altre realtà e al tavolo del Ministero:

  • sussidi, necessari al sostentamento degli operatori del settore, di qualunque categoria essi siano (lavoratori autonomi, intermittenti, imprese)
  • riforma organica della previdenza e della contrattualistica dell’intero settore
  • nuovi modelli e protocolli di ripartenza, sia degli eventi all’aperto che al chiuso, che permettano di essere pronti ed organizzati quando sarà possibile riprendere l’attività

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