Martedì 21 ottobre 2025 alle ore 20.30 il Teatro Ponchielli di Cremona (corso Vittorio Emanuele II 52) ospita Beppe Severgnini, protagonista dello spettacolo si intitola L'arte di invecchiare con filosofia: con l’aiuto di una nipotina di tre anni che insegna il disordine quotidiano (e mette i palloncini sul busto di Socrate), Severgnini invita a «indossare con eleganza la propria età». Perché c’è un tempo per ogni cosa, e la generazione dei figli e dei nipoti ha bisogno di spazio e incoraggiamento: non di anziani insopportabili. Agata è sarà sul palco (ha impegni professionali all’asilo Montessori), ma la sua vivacità e il suo sguardo aiutano il nonno a raccontare, con serenità e ironia, gli anni complicati che stiamo attraversando.
La vita umana, insegna l’induismo, si divide in quattro periodi: il primo serve per imparare, guidati da un maestro; il secondo per realizzare sé stessi; il terzo per insegnare e trasmettere la conoscenza; l’ultimo, segnato da un progressivo disinteresse verso le cose materiali, per prepararsi al congedo. Molti, oggi, non lo ammettono. Nonostante l’età, continuano a sgomitare, spingere, accumulare. Inseguono cariche, conferme, gratificazioni sociali. Non sanno rallentare, ascoltare, restituire.
Don’t become an old bore, non diventare un vecchio barbogio: ecco l’imperativo. Beppe Severgnini invita a comprendere il potere della gentilezza, imparare dagli insuccessi, allenare la pazienza, frequentare persone intelligenti e luoghi belli, che porteranno idee fresche. Il racconto teatrale parte dal bestseller Socrate, Agata e il futuro, ma va oltre. Inizia da un esilarante questionario (Che anziano stai diventando?), comprende letture e racconti e si avvale della musica del White Socks Quintet: Massimo al pianoforte, Iacopo al basso tuba, Alessio al clarinetto e sax, Claudio alla batteria e Romina (la figlia di Massimo) alla voce. Amici fiorentini sessantenni che si ritrovano dopo molti anni dagli esordi nella storica banda di Campi Bisenzio.