Via Francigena, la seconda tappa in Lombardia da Tromello a Pavia: itinerario e cosa vedere

© flickr.com / Josef Grunig

Il cammino da Garlasco prosegue nelle campagne della Lomellina, su strade campestri tra risaie, canali d’irrigazione e casolari. Il primo centro abitato che si incontra è Groppello Cairoli, piccolo paese di circa 4 mila abitanti situato nei pressi del fiume Ticino. Tra i luoghi d’interesse ci sono di sicuro il sacrario della cappella di Palazzo Cairoli e la chiesa di San Rocco. Il primo citato è un monumento dedicato ai cinque fratelli Cairoli morti combattendo contro gli austriaci, situato nell’attuale sede del municipio e della biblioteca civica di Groppello Cairoli. La chiesa di San Rocco venne costruita nel ‘600 e fu anche utilizzata come lazzaretto durante il periodo della peste. L’edificio religioso è stato dedicato a San Rocco, perché si racconta che il santo, in pellegrinaggio verso Roma, colpito dalla peste si fermò a Groppello e fu curato da un angelo. Anche in questo piccolo centro della Lomellina, è possibile trovare riparo e accoglienza presso la parrocchia di San Giorgio Martire.  

Proseguendo il cammino verso Pavia, il percorso della Via Francigena si avvicina alla zona del Parco del Ticino. Si attraversano a questo punto tre piccoli comuni del pavese: Zerbolò, Villanova d’Ardenghi e Carbonara al Ticino. Centri abitati di poco più di mille residenti, che si contraddistinguono soprattutto per i loro paesaggi naturali e le coltivazioni di riso e mais. A Villanova d’Ardenghi si entra dopo qualche chilometro nel Parco del Ticino, con il percorso di Via Francigena che alterna tratti lungo il fiume ad alcuni su sentieri tra campi e boschi. Suggestiva in questa zona è la località Canarazzo, sulle sponde del Fiume Ticino, in cui è presente un’estesa spiaggia ghiaiosa.  

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