Borgo dei Borghi 2021, per la Lombardia c'è Pomponesco: dove si trova e cosa vedere

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Mantova, 04/04/2021.

Domenica 4 aprile 2021, in prima serata su Rai Tre, viene eletto il vincitore della sfida televisiva Il Borgo dei Borghi 2021. Ogni regione italiana ha un proprio rappresentante, presentato nel corso dell’anno all’interno delle puntate del programma Alle falde del Kilimangiaro, condotto da Camila Raznovich. Per la Lombardia partecipa al Borgo dei Borghi 2021 il comune di Pomponesco, in provincia di Mantova, che va ad aggiungersi agli altri otto borghi lombardi, protagonisti nelle scorse edizioni. Nelle prime quattro stagioni, infatti, rappresentarono la propria regione Bienno (Brescia), Sabbioneta (Mantova), Soncino (Cremona) e Lovere (Bergamo); nelle ultime quattro, invece, protagonisti sono stati i borghi di Zavattarello (Pavia), Monte Isola e Gardone Riviera (Brescia) e infine Morimondo (Milano).

È dunque Pomponesco a rappresentare la Lombardia nell'edizione 2021 del Borgo dei Borghi: una piccola località, di circa 1700 abitanti, immersa nella tranquillità della campagna mantovana sulla riva sinistra del fiume Po. Il borgo deve l’origine del suo nome alla famiglia romana Pompea, che anticamente decise di stabilirsi e vivere in questa zona. Il territorio però, nel corso della storia, è stato sede di diversi popoli e famiglie nobiliari. In primis furono gli Etruschi e poi i Galli a stabilirsi a Pomponesco, successivamente decisero di abitare questa zona sia la famiglia Este che quella Gonzaga. In particolare quest’ultima, con Giulio Cesare Gonzaga, fece raggiungere al paese il periodo di suo massimo splendore e costruì alcuni degli edifici ancora oggi visibili. Ciò ha permesso a Pomponesco di essere davvero un piccolo gioiello e uno dei borghi più affascinanti della Lombardia e in generale della penisola.  

I monumenti principali del paese sono concentrati soprattutto nell’ampia piazza XXIII Aprile, circondata dai palazzi con porticati dei Gonzaga di fine Cinquecento e inizio Seicento. La piazza è stata spesso scelta come location cinematografica: tra i film girati a Pomponesco sono da ricordare Novecento e Strategia del ragno di Bernardo Bertolucci, Don Camillo di Terence Hill, Miranda e Monella di Tinto Brass. Posti uno di fronte all’altro è possibile ammirare il palazzo comunale e la chiesa di Santa Felicità e dei Sette Fratelli Martiri, costruita nel Trecento e restaurata nell’Ottocento dall’architetto Giovan Battista Vergani.

Sempre sul territorio comunale di Pomponesco è presente un altro edificio di notevole eleganza, Palazzo Cantoni. Un tempo il palazzo era la residenza ufficiale di una ricca famiglia ebrea di commercianti, a cui apparteneva Alberto Cantori, noto scrittore, che oggi è sepolto proprio nel cimitero ebraico a pochi passi dal palazzo della sua famiglia. Infine, rimanendo tra i confini del borgo, non si può non citare il Teatro 1900, classico esempio di teatro di paese padano del XX secolo.  

Anche i dintorni di Pomponesco sono tutti da vivere e da ammirare, soprattutto per le bellezze naturali e paesaggistiche. Appena fuori dal borgo si trova, infatti, la riserva naturale della Garzaia di Pomponesco, con una ricca flora e fauna da osservare, e lungo il fiume Po ci sono diverse spiaggette sabbiose, in cui è possibile rilassarsi nella natura.  

Inoltre Pomponesco è noto in questo periodo pasquale per una Via Crucis tra le vie del borgo, naturalmente Covid-19 permettendo. Un evento davvero spettacolare e suggestivo, con molte comparse che ricreano le scene della passione di Cristo raccontata nelle sacre scritture. Infine, come tante località lombarde, Pomponesco presenta diverse specialità gastronomiche di terra: tra queste è possibile citare le lumache fritte, i tortelli di zucca a forma di caramella, le trippe e i guanciali di maiale, accompagnate sempre dal vino della zona e dal Lüadel (quest’ultimo è una specialità di pane del posto, che tradizionalmente è mangiato farcito con i salumi della zona); per chiudere le pietanze tipiche della località non si può non nominare tra i dolci la torta Sbrisolona, diffusa nella città di Mantova e in tutta la sua provincia.  

Di Simone Caravano

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