Covid, nuovo Dpcm: cosa cambia dal 7 settembre tra mascherine, spostamenti e riaperture

Magazine, 07/09/2020.

Con la tendenza del contagio nuovamente in salita e a pochi giorni dalla riapertura delle scuole, ecco arrivare puntuale il nuovo Dpcm anti Covid-19. Non cambia molto, in sostanza, rispetto alle norme a cui ci eravamo abituati nelle ultime settimane: divieto di assembramenti, discoteche e stadi chiusi, mascherine da avere sempre con sé e obbligo di tampone per chi rientra dai paesi a rischio. Vediamo, dunque, in attese delle varie ordinanze regionali, i punti principali del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, in vigore da lunedì 7 settembre a mercoledì 7 ottobre 2020 su tutto il territorio nazionale.

Il Dpcm di lunedì 7 settembre 2020 conferma innanzitutto l'obbligo di mascherina al chiuso, mentre all'aperto la mascherina resta obbligatoria in qualsiasi situazione in cui non possa essere mantenuta la distanza interpersonale di almeno un metro. Restano esentati dall'uso della mascherina i bambini di età inferiore ai 6 anni. Tra gli argomenti più dibattuti degli ultimi giorni c'è quello della capienza dei mezzi pubblici (a bordo dei quali la mascherina è ovviamente sempre obbligatoria), che è fissata all'80%. Sui mezzi dove non è possibile assicurare il distanziamento è consentito l'utilizzo di apposite paratie e per quanto riguarda gli scuolabus è consentita la capienza massima solo se la permanenza a bordo dei bambini non supera i 15 minuti.

Ancora obbligatorio, almeno fino a mercoledì 7 ottobre, il tampone per chi rientra in Italia dai 4 paesi ancora considerati a rischio: Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Il tampone può essere effettuato sia nello stato estero in cui ci si trova (nelle 72 ore precedenti la partenza) oppure in Italia (entro 48 ore dall'arrivo), o ancora negli aeroporti italiani che offrono il servizio di test virologico.

A proposito di spostamenti, tra le novità del nuovo Dpcm c'è quella relativa ai ricongiungimenti internazionali che ancora non erano consentiti per via delle restrizioni verso alcuni paesi: ora tutte le coppie non conviventi che risiedono in stati diversi possono ricongiungersi, anche se per effettuare tale spostamento è necessaria una autocertificazione. Nessuna novità, invece, per quanto riguarda le riaperture: le discoteche e i locali da ballo restano ancora chiusi, così come gli stadi, con conseguente inizio del Campionato di Calcio a porte chiuse.

Di Luca Giarola

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi della tua città, iscriviti gratis alla newsletter