Il mistero del Padre: il segno di Michelangelo, mostra - Capolavoro per Lecco 2023

Un evento imperdibile a Lecco
da martedì05dicembre2023
a domenica03marzo2024

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DA Martedì05Dicembre2023
A Domenica03Marzo2024
Evento terminato

In mostra accompagnano il disegno di Michelangelo altre tre opere di analogo soggetto: la seicentesca tela del Sacrificio di Isacco dipinta da Giuseppe Vermiglio e le copie in bronzo delle due formelle a rilievo create nel 1401 da Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti. Le copie delle due formelle, con cui i due massimi artefici del primo Rinascimento fiorentino parteciparono al concorso indetto dall’Arte della Seta o di Calimala per affidare la realizzazione della porta nord del Battistero, esemplificano la varietà di soluzioni figurative che gli artisti seppero trarre dalla sostanziale fissità e inalterabilità del tema dato. È proprio con quel concorso in apertura del XV secolo che si fa iniziare il primo Rinascimento fiorentino. Dunque tali opere rappresentano il punto di origine, ma anche la soglia da oltrepassare da parte dello stesso Michelangelo. Per mezzo delle due repliche esposte in mostra i visitatori possono cogliere le differenze dei due artisti nella dinamica dei gesti decisivi compiuti dai personaggi. Per il Ghiberti la fluida danza delle forme squisite media e riassorbe l’orrore; per il Brunelleschi la narrazione assume toni concitati grazie alla ritmica angolosa e spezzata della formella. In questa seconda opera, infatti, è presente un nodo di mani che stringono e fermano, trasmettendo forti cariche emotive e rendendo palesi i sentimenti con un’eloquenza didascalica e perfino un po’ plebea, che solo Caravaggio oserà replicare.

Infine in mostra è presente anche una delle tele raffiguranti ilSacrificio di Isacco del pittore milaneseGiuseppe Vermiglio. Se in quelle prime variazioni sul tema delSacrificio di Isaccoil Vermiglio rivela una stretta dipendenza dai modelli del Merisi, nei dipinti di analogo soggetto databili agli anni Venti del Seicento, quando il Vermiglio ritorna a Milano, il pittore elabora invece una concezione compositiva di sapore classicistico. IlSacrificio di Isaccodella Fondazione Gastaldi Rotelli presente in mostra appartiene a questo secondo gruppo di opere, come si evince dalla regia compositiva calibrata, suggerita in particolare dalla bilanciata e centrale figura dell’angelo. Anche il dialogo ravvicinato tra l’accigliato Abramo e il messaggero divino dal volto idealizzato sembra aver perso il concitato fervore espressivo caravaggesco in favore di una didascalica intonazione devozionale. L’opera del Vermiglio testimonia, pertanto, uno degli obiettivi fondamentali delle direttive didattiche proposte dalle Accademie del terzo decennio del Seicento: il ripristino di una più rigorosa osservanza dei contenuti devozionali unita all’introduzione di una nuova disciplina figurativa basata sullo studio della scultura classica e dei modelli dei grandi maestri del Cinquecento.

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