A prescindere dalle motivazioni che portano all’acquisto di un’auto elettrica, alcune delle legittime domande di chi opta per tale scelta riguardano modi, tempi e consumi della ricarica auto elettrica a casa. Cerchiamo quindi di fare chiarezza su questo argomento.
Come si fa la ricarica dell’auto elettrica a casa?
Prima di illustrare le modalità della ricarica dell’auto elettrica in ambito domestico è necessario premettere che tempi e consumi sono influenzati dal tipo di veicolo e, ovviamente, dalla capienza della batteria. È scontato che maggiore è tale capienza e maggiori saranno l’autonomia chilometrica e anche i consumi di energia.
Fatta questa indispensabile premessa, le principali opzioni per la ricarica sono due: o tramite il collegamento a una normale presa domestica oppure con una stazione di ricarica dedicata (wallbox o colonnine).
La ricarica a una normale presa di corrente si avvale di una spina a 3 poli che preleva l’energia dalla rete elettrica di casa. Si tratta sicuramente di un’opzione comoda che però viene raccomandata solo in casi di emergenza dal momento che non è particolarmente efficiente; è infatti un tipo di ricarica molto lento.
Decisamente più performanti sono invece le stazioni domestiche di ricarica; si tratta essenzialmente di wallbox o colonnine dedicate al quale l’auto viene collegata e che garantiscono tempi di ricarica decisamente più rapidi.
Al di là dei tempi si deve ricordare che la ricarica dell’auto elettrica può risultare decisamente più economica se all’opzione della stazione di ricarica si abbina anche l’installazione di un impianto fotovoltaico.
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