Mantova in un giorno (ma meglio due): dove andare e cosa vedere nella «seconda Venezia»

Cristiana Franzini / Pixabay

Mantova, 08/09/2023.

Mantova è una delle città più turistiche e visitate di tutta la Lombardia. Le sue vie trasudano di storia, i suoi palazzi sono testimonianza di un passato glorioso e il suo centro storico rappresenta un gioiello dal punto di vista artistico e architettonico, non a caso dal 2008 è tra i beni patrimonio dell’Unesco.

Dalla sua fondazione, tra l’XI e il XII secolo a.C., si sono alternati Etruschi, Celti, Romani, Goti, Bizantini, Longobardi, Franchi, fino ad arrivare ai domini delle famiglie nobiliari del Medioevo. Tra queste i Canossa, i Bonacolsi e poi i Gonzaga, che governarono la città dal 1300 inoltrato al 1707. In questo periodo Mantova conobbe il suo massimo splendore e divenne uno dei centri d’arte più importanti d’Europa, ospitando pittori del calibro di Pisanello, Leon Battista Alberti e Andrea Mantegna.

Tra i suoi confini, in epoca romana, nacque anche il celebre autore e poeta Virgilio, mentre nel periodo di governo dei Gonzaga fu ospite a corte Torquato Tasso, che descriveva così il capoluogo di provincia lombardo: Questa è una bellissima città, degna c’un si muove mille miglia. Come dare torto allo scrittore campano, vista la bellezza dei monumenti e palazzi storici che sorgono sulla penisola su cui è stata costruita Mantova, circondata dalla confluenza di tre laghi artificiali lungo la valle del fiume Mincio. Proprio per questa sua conformazione territoriale, allora, il filosofo e giurista Montesquieu soprannominò la città lombarda la seconda Venezia.

Insomma Mantova è una città ricca di storia, cultura e arte, ma allo stesso tempo, grazie ai corsi d’acqua che la circondano e al vicino parco del Mincio, capace di accontentare i gusti di coloro che amano realizzare escursioni nella natura. Il periodo migliore per visitare Mantova è la primavera o l’autunno, quando il clima è fresco e le temperature sono piuttosto miti. Il tempo ideale da dedicare alla visita della città e dintorni è di due giorni, seppure una giornata possa essere sufficiente per ammirare i principali monumenti e punti d’interesse turistici.

Uno dei primi monumenti che si incontrano attraversando il centro storico di Mantova è il Castello di San Giorgio. La struttura a pianta quadrata, delimitata da quattro torri, fu fatta costruire da Francesco I Gonzaga nel 1395 e contiene al suo interno diversi affreschi dall’elevata bellezza artistica. Tra questi la celebre Camera Picta di Andrea Mantegna, meglio conosciuta come la Camera degli Sposi, affrescata in 9 anni in stile tipicamente rinascimentale. Per accedere al Castello di San Giorgio, però, occorre passare attraverso Palazzo Ducale, costruito tra il XIII e il XVIII secolo e residenza dei Gonzaga per diversi anni. La famiglia nobiliare mantovana ospitò presso il palazzo i migliori pittori e architetti dell’epoca, che realizzarono nelle varie stanze diversi capolavori ancora ben visibili. Oggi la visita a Palazzo Ducale comprende, oltre a quella del Castello di San Giorgio, anche l’accesso ai complessi di Corte Vecchia e Nuova, anch’essi ricchi di affreschi e opere d’arte tutte da ammirare nella loro bellezza.

Sempre nei pressi del Palazzo Ducale e del Castello di San Giorgio, si trova piazza Sordello. La piazza è la più grande del centro storico mantovano e lungo il suo perimetro rettangolare si trovano il Duomo, il Palazzo Vescovile, il Palazzo Ducale, il Palazzo Bonacolsi e il Palazzo Acerbi. Prima di entrare nella piazza, si erige un palazzo quattrocentesco, oggi sede dell’ufficio turistico cittadino. Al centro di una sua loggia interna si può ammirare la statua in bronzo del Rigoletto, protagonista dell’opera melodrammatica di Giuseppe Verdi andata in scena nel 1851 e ambientata proprio nel Palazzo del Duca di Mantova.

Tornando, però, in piazza Sordello, una visita la merita senza dubbio il Duomo di Mantova o Cattedrale di San Pietro. Costruito nell’XI secolo, il Duomo ha subito negli anni diversi interventi di rifacimento, presentando una struttura caratterizzata dalla presenza di diversi stili artistici e architettonici. La facciata per esempio è tardo-barocca, il lato destro gotico in cotto rosso e il campanile romanico. Nei pressi di piazza Sordello, poi, si trova piazza delle Erbe, su cui affacciano il Palazzo della Ragione, la Torre dell’Orologio, la Rotonda di San Lorenzo e la Casa del Mercante.

La Torre dell’Orologio, come suggerisce il nome, è composta da un enorme orologio astronomico, in funzione dal 1473 e che ancora oggi indica le ore, i segni zodiacali, le ore planetarie, i giorni della Luna e le posizioni degli astri. La Rotonda di San Lorenzo, invece, è una chiesa a pianta circolare, la più antica della città, chiusa al culto a fine ‘500 e utilizzata come bottega per tantissimi anni: oggi è stata riaperta al culto ed è possibile visitarla gratuitamente. A pochi passi da piazza delle Erbe sorge la Basilica di Sant’Andrea, precisamente presso piazza Mantegna. Al suo interno sono presenti diversi affreschi di Correggio e Mantegna, mentre nella cripta sono conservati i Vasi Sacri contenenti la terra del Golgota con il sangue di Gesù: la storia vuole che questi furono portati a Mantova dal soldato romano, di nome Longino, che trafisse Gesù con la lancia.

Spostandoci leggermente dalla zona delle piazze storiche di Mantova, si arriva a Palazzo Te. La villa, costruita nel 1500 da Giulio Romano su desiderio di Federico II Gonzaga, rappresentava all’epoca il luogo dedicato allo svago e al divertimento per i membri della corte. Ogni stanza è decorata con affreschi affascinanti e suggestivi, come quelli della Camera di Amore e Psiche o della Camera dei Giganti. L’intero complesso, poi, è caratterizzato da logge, cortili, giardini, ponti sul lago e una grotta. Oltre alle stanze con gli affreschi dell’epoca, Palazzo Te ospita oggi il Museo Civico cittadino, contenente numerose collezioni di civiltà antiche, tra cui una ricca raccolta di reperti risalenti all’età egizia.

Vicinissimo alla città lombarda si trova il Parco del Mincio, che ospita una ricca flora e fauna tipica della Pianura Padana e non solo. All’interno delle aree del parco, infatti, si trovano anche specie animali e vegetali provenienti dall’Asia e del Pacifico. Una buona idea per ammirare questa grandissima varietà naturale può essere quella di realizzare una navigazione sul fiume Mincio, tramite un servizio offerto da alcuni battelli in partenza a pochi passi dal centro cittadino. Per tutte le informazioni sulle modalità di svolgimento di queste brevi crociere sul fiume mantovano visitare il sito ufficiale delle navigazioni.

In una buona visita alla città di Mantova, infine, non può mancare una sosta culinaria, per assaggiare alcune delle specialità del posto. Tra queste rientrano senza dubbio gli agnolini in brodo, i tortelli di zucca, i capunsei, il risotto alla pilota oppure tra i secondi lo stracotto d’asino o il luccio in salsa. Il tutto si può concludere con una fetta della tipica torta sbrisolona o dell’anello di Monaco, il cosiddetto panettone di Mantova.

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