Atto unico (Premio Gallarate 1950-2025), mostra

Un evento imperdibile a Varese
da sabato12aprile2025
a domenica05ottobre2025

Ma*Ga - Museo Arte Gallarate Cerca sulla mappa
DA Sabato12Aprile2025
A Domenica05Ottobre2025
Evento terminato

Dal 13 aprile al 5 ottobre 2025 il museo Ma*Ga di Gallarate (Varese), in via De Magri 1, celebra il 75° anno del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate - più semplicemente Premio Gallarate - con una mostra che ne racconta la storia attraverso uno sperimentale riallestimento delle collezioni permanenti del Ma*Ga che raccoglie le voci più importanti dell’arte italiana dal dopoguerra in poi, da Carlo Carrà a Mario Radice, da Lucio Fontana a Fausto Melotti, da Carol Rama a Luigi Ontani a molti altri ancora.  

La rassegna, dal titolo Atto unico (Premio Gallarate 1950-2025), curata da Emma Zanella e Alessandro Castiglioni, rispettivamente direttrice e vicedirettore e conservatore del Ma*Ga, si presenta come una unica grande narrazione che mette in scena non solo le 27 edizioni del Premio Gallarate, le opere, gli artisti, i curatori, i critici d’arte ma anche le centinaia di persone, che in 75 anni, hanno partecipato alla nascita e all’evoluzione del premio e dello stesso museo. L’iniziativa è arricchita dall’esposizione di documenti d’archivio, inedite testimonianze fotografiche, affondi critici su una realtà che sta alle fondamenta di uno dei più significativi musei italiani di arte contemporanea.

Per l’occasione, vengono presentate le recenti acquisizioni nell'ambito del Pac 2024 - Piano per l'Arte Contemporanea (Luciano Fabro, Vera, 1969; Ketty La Rocca, Appendice per una supplica, 1972) e di Strategia Fotografia 2024 (Giulio Paolini, Il mondo di prima, 2020), promossi dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Ideato e fondato nel 1949 da Silvio Zanella con l’appoggio dell’Associazione Universitari Gallaratesi, il Premio Gallarate inaugura la prima edizione nel 1950 con l’obiettivo dichiarato di fondare in città un museo d’arte contemporanea, composto da un patrimonio derivante dall’acquisto di tutte le opere vincitrici del premio o regalate dagli artisti che vi hanno partecipato; nel 1966 viene inaugurata la Civica Galleria d’Arte Moderna - dal 2010 Museo Ma*Ga - con il primo nucleo di opere donate dal Premio Gallarate alla città; ad oggi il premio ha dato al museo 841 opere tra dipinti, sculture, opere multimediali, disegni, grafiche, fotografie, oggetti di design.

Il Premio Gallarate, tra il 1950 e il 2024, ha documentato la storia dell’arte italiana, seguendo da una postazione privilegiata lo sviluppo delle sue vicende, delle relazioni tra curatori e artisti, dei punti di forza e anche delle questioni critiche che hanno maggiormente accompagnato il dibattito artistico dal secondo dopoguerra ai giorni nostri; tra queste, il dialogo tra astrazione e realtà che ha segnato l’immediato secondo dopoguerra e da cui il Premio ha attinto, acquisendo opere di grande rilievo di Carlo Carrà, Emilio Vedova, Mario Radice, Atanasio Soldati, Afro Basaldella; o ancora lo sviluppo delle ricerche prima informali e poi cinetiche tra gli anni Sessanta e Settanta con autori quali Emilio Scanavino, Lucio Fontana, Fausto Melotti, Emilio Isgrò, Enrico Baj e Gianni Colombo, fino alla svolta degli anni Ottanta e Novanta con Carol Rama, Gianfranco Baruchello, Luigi Ontani, Franco Vaccari, Irma Blank e Mirella Bentivoglio.

Negli ultimi tre decenni, dal 1997 a oggi, si è assistito a un cambiamento d’impostazione del Premio Gallarate: abbandonando la formula del premio-acquisto, le commissioni scientifiche hanno dapprima individuato, quindi invitato artiste e artisti, quali Luca Vitone, Liliana Moro, Marzia Migliora, Rossella Biscotti e altri, a produrre opere per le collezioni del museo, prestando particolare attenzione ai progetti di ricerca, alle pratiche site-specific e site-related.

La storia del Premio Gallarate ha anche il merito di avere dato il giusto rilievo e importanza al lavoro e alle figure di critici italiani contemporanei che, di volta in volta, sono stati chiamati a portare il loro sguardo e il loro pensiero nella selezione delle artiste e degli artisti e nella progettazione di ogni edizione. Nel corso degli anni il premio è stato curato da storici dell’arte che hanno scritto pagine fondamentali della letteratura dell’arte italiana, da Guido Ballo a Luciano Caramel, da Enrico Crispolti a Gillo Dorfles, da Roberto Longhi a Lea Vergine, senza dimenticare voci contemporanee quali Marco Meneguzzo, Roberto Pinto, Roberta Valtorta, Anna Daneri, Denis Isaia, Adachiara Zevi fino a Chiara Alessi, curatrice della XXVII edizione dedicata ai progetti e ai processi del design sviluppati nel nuovo millennio.

L’opening della mostra si tiene sabato 12 aprile dalle ore 18.00 (evento gratuito aperto al pubblico). L'esposizione è poi visitabile fino a domenica 5 ottobre nei seguenti orari di apertura: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì, ore 10.00-18.00; sabato e domenica, ore 11.00-19.00. Biglietti: intero 7 euro; ridotto 5 euro. Nei primi venerdì del mese (2 maggio, 6 giugno, 4 luglio, 1° agosto, 5 settembre, 3 ottobre) Ricola offre l'ingresso gratuito ai primi 50 visitatori che si prenotano per accedere alla mostra dalle ore 15.00; nelle stesse giornate è possibile degustare gratuitamente benefiche tisane a partire dalle ore 15.00. Per info 0331 706011.

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