Corteo a Roma di Non Una Di Meno 2025: percorso, orari e info utili

Un evento imperdibile a Roma

Manifestazione ©Camelia.boban/wikimedia.org

Roma, 21/11/2025.

Sabato 22 novembre 2025, alle ore 14.30 in piazza della Repubblica a Roma è prevista una manifestazione, indetta da Non Una Di Meno, contro la violenza sulle donne. Il corteo, animato dallo slogan «Sabotiamo guerre e patriarcato», partirà alle 15 e raggiungerà viale Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, piazza dell'Esquilino, via Liberiana, piazza Santa Maria Maggiore, via Merulana e piazza di Porta San Giovanni.

Percorso del corteo

L'appuntamento è previsto per le 14 presso la piazza della Repubblica. Il corteo poi si snoderà in viale Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, piazza dell'Esquilino, via Liberiana, piazza Santa Maria Maggiore, via Merulana per poi arrivare in piazza di Porta San Giovanni. Il punto di incontro per chi vuole aggiungere al Disability Pride e chi necessità di supporto è presso Hummustown Kiosk all'inizio di viale Luigi Einaudi. Sarà disponibile anche una golf car con 8 posti.

Lungo il percorso sono disponibili i servizi igienici, fontanelle, farmacie e locali accessibili durante il corteo. Inoltre è prevista anche una safe zone all'interno del quale si chiede di evitare di usare fischietti, suonare, percuotere pentole o accendere fumogeni senza prima comunicarlo al gruppo di supporto, in quanto possono sollecitare l'ipersensibilità delle persone neuro-divergenti e mettere in difficoltà persone con problematiche uditive e respiratorie. Sono anche disponibili acqua, tappi per le orecchie, stimming toys e caramelle. Ulteriori dettagli sulla pagina facebook di Non Una Di Meno - Roma.

Di seguito percorso e mappa dei servizi disponibili:

Invece per il 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, sono previsti cortei, azioni e iniziative in tutte le città. La fondazione Una Nessuna Centomila ha indetto una nuova campagna, intitolata La violenza è reale, sempre per il 25 novembre, con lo scopo di raccontare la realtà tramite la finzione.

Dopo la grande diffusione della campagna Se io non voglio, tu non puoi del 2024, che ha raggiunto milioni di persone tra televisione, web e social, sia in Italia che all’estero, l’attenzione di quest’anno si concentra sulle giovanissime alla ricerca di un linguaggio capace di parlare con loro e di loro, senza filtri, giudizi e pregiudizi. Al giorno d’oggi le ragazze crescono in un mondo che le guarda senza vederle davvero. Lo sguardo adulto si limita ai vestiti, ai selfie, ai modi di parlare, scambiando la loro libertà per provocazione, la loro fragilità per superficialità. Invece di essere ascoltate, vengono continuamente giudicate, definite e ridotte.

Lo scopo della campagna di Una Nessuna Centomila del 25 novembre è accendere insieme una luce diversa: quella che le vede, le riconosce e le fa sentire finalmente credute. In un momento storico in cui persino le tecnologie più avanzate, come l’intelligenza artificiale, vengono usate per prendere in giro, disprezzare e persino creare immagini manipolate o deepfake pornografici senza consenso, la campagna sceglie di ribaltarne il senso: trasformare l’IA in uno strumento che accende i riflettori, usando la finzione per mostrare la realtà della violenza.

Urban Vision Group, che ormai da anni supporta attivamente la fondazione Una Nessuna Centomila, condividendone i valori, darà voce alla campagna sul suo network di maxi-led screen nelle principali aree urbane, amplificando il messaggio e portandolo al centro della vita quotidiana.

La campagna, realizzata dall’agenzia HOBO, è anche un invito alla riflessione sulla violenza verbale, che troppo frequentemente non viene considerata violenza. Una violenza che parte dalle parole dette con leggerezza per sentirsi superiori ed esercitare controllo. Parole che finiscono per sminuire, limitare, definire le donne e le ragazze attraverso uno sguardo esterno.

«Questa campagna nasce per invitare a guardare in modo diverso, più consapevole - dice Giulia Minoli, presidentessa della fondazione Una Nessuna Centomila - Intende mettere in discussione lo sguardo con cui troppo spesso le donne vengono osservate e raccontate. Perché il modo in cui le vediamo e le commentiamo influisce sulla loro libertà. Abbiamo pensato ad una campagna che mira a scoprire ogni alibi e ricordare che la responsabilità dello sguardo è di chi guarda».

La campagna è sostenuta anche da personaggi del Laboratorio Artistico della fondazione e da amici del mondo della cultura, della musica e dello spettacolo. Tra questi: Carolina Crescentini, Sofia Iacuitto, Nicole Rossi, Valentina Romani, BigMama ed Elena Sofia Ricci.

Diverse sono le attività di cui si occupa in questo momento la fondazione Una Nessuna Centomila, oltre al quotidiano supporto ai centri antiviolenza attraverso una campagna di raccolta fondi. Le più importanti riguardano i processi di formazione sui temi della violenza di genere in diversi contesti. In particolare, solo negli ultimi mesi segnaliamo:

  • La prima scuola gratuita e nazionale di formazione per operatori dei centri antiviolenza;
  • Il progetto Educare all’affettività, nato dalla consapevolezza della necessità di introdurre un’educazione sessuo-affettiva sistematica e inclusiva nelle scuole;
  • La pubblicazione del libro Senza legge, ed. Tlon, sulla necessità dell’educazione sessuo-affettiva nelle scuole;
  • Un progetto con la Polizia di Stato per avviare un percorso strutturato di formazione specifica rivolto agli agenti chiamati a raccogliere le denunce di violenza di genere. Un’iniziativa che punta a migliorare la qualità dell’intervento (ascolto, accoglienza e valutazione del rischio) sin dal primo contatto con le vittime, attraverso corsi condotti da professioniste e operatrici dei centri antiviolenza.

Le tante iniziative che la fondazione Una Nessuna Centomila promuove durante tutto l’anno mirano a coinvolgere l’intera società in un percorso di consapevolezza e cambiamento culturale.

Di Valerio Minazzi

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