Parco delle Incisioni Rupestri a Capo di Ponte: orari, biglietti e cosa vedere nel sito patrimonio Unesco

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Brescia, 02/01/2023.

All’interno della natura e tra le colline della Val Camonica, in provincia di Brescia, sorge il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri. Il parco si trova sul versante orientale della valle bresciana, a Capo di Ponte in corrispondenza della località di Naquane. La sua nascita risale al 1955, diventando così il primo parco archeologico italiano per la tutela e la valorizzazione di incisioni rocciose preistoriche e protostoriche; dal 1979 inoltre è stato riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell'Umanità per l’importante apporto dato nello studio dello sviluppo dell’uomo e della preistoria.

In una superficie di 143.935 mq, il parco vanta la presenza di 104 rocce, incise con diverse raffigurazioni tipiche dell’arte rupestre della Val Camonica tra la fine del Paleolitico Superiore e dell’Età del Ferro. Allo stesso tempo non mancano incisioni di età storica, risalenti all’epoca romana e moderna. Tutte le raffigurazioni rappresentano scene di vita quotidiana o legate al mondo spirituale dell’epoca, ottenute principalmente tramite due metodologie di incisione della roccia.

In primo luogo le immagini venivano prodotte con la tecnica della martellina, picchiettando la superficie delle rocce con un percussore litico. In secondo luogo potevano essere prodotte delle incisioni filiformi, incidendo la roccia con uno strumento a punta. Tuttavia in diversi casi le raffigurazioni venivano realizzate utilizzando entrambe le tecniche, con quella filiforme impiegata per i dettagli.

Per ammirare tutta la bellezza delle incisioni rupestri dell’area, il parco offre cinque percorsi di visita lungo alcuni sentieri percorribili per circa 3 km. Tra le incisioni maggiormente affascinanti e più famose non si possono non citare quelle della Roccia 1 de La Grande Roccia, tra le più antiche di tutto il parco. Quest’ultima infatti offre la possibilità di ammirare oltre 2000 incisioni, da quelle prodotte durante il Neolitico Recente a quelle della prima Età del Ferro. Tutte le raffigurazioni rappresentano principalmente scene di vita quotidiana, legate alla cultura della valle. La più celebre tra queste è la scena di caccia al cervo con l’aiuto del cane, che spesso si ripete nel secondo settore verso nord dell’estesa superficie della Roccia 1.

Altra roccia tra le più ricche del parco è la Roccia 35, su cui è incisa la scena del sacerdote che corre risalente all’Età del Ferro: in questo caso è rappresentata una figura maschile con un copricapo di piume, un braccio alzato e uno al fianco, con le gambe piegate per correre o danzare. Sulla stessa roccia poi è presente un’incisione raffigurante una scena di vita quotidiana, detta scena di villaggio: qui sono rappresentati alcuni edifici, presumibilmente di un centro abitato, in cui si svolgono attività di vita di tutti i giorni.

Tra le incisioni maggiormente affascinanti poi c’è quella della Roccia 23, risalente anch’essa all’Età del Ferro: una scena di un carro trainato da cavalli, ammirabile da una doppia prospettiva. L’immagine infatti si può osservare dall’alto oppure lateralmente, notando i profili delle quattro ruote del carro e di due cavalli. Ancora poi tra le incisioni più ricche di raffigurazioni, bisogna citare quella della Roccia 50, dove sono rappresentate diverse figure umane in posizione di preghiera con le braccia rivolte verso l’alto; inoltre sono presenti anche alcuni cavalieri, impegnati a combattere o cacciare, e alcune iscrizioni in caratteri nord-etruschi.

Il patrimonio artistico del Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri dunque è davvero ricco e affascinante, un vero e proprio museo a cielo aperto della vita durante la preistoria e non solo. Per ammirare quanto descritto allora è possibile recarsi al Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri dal martedì al sabato dalle 8.30 alle 16.30, con ultima entrata alle 16.00, mentre alla domenica dalle 8.30 alle 14.00, con ultimo ingresso alle 13.30. Gli unici giorni di chiusura sono il lunedì, il 20 dicembre, il primo gennaio e il primo maggio.

Per quanto riguarda le tariffe d’ingresso, invece, il biglietto intero costa 6 euro, mentre il costo del ridotto ammonta a 2 euro. Possono usufruire della riduzione tutti i cittadini italiani, europei e dei paesi aderenti al See tra i 18 e 25 anni. Diverse categorie possono poi entrare gratuitamente: l'ingresso gratuito è riservato - tra gli altri - ai minori di 18 anni, agli studenti di scuole statali e non statali, ai disabili (con accompagnatore). Bambini e ragazzi di età inferiori ai 12 anni devono essere accompagnati da un adulto.

Infine, come arrivare al Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri? L'area è raggiungibile facilmente con diversi mezzi di trasporto, dall’automobile al treno fino. Per quanto riguarda l’automobile, il parco si può raggiungere da sud percorrendo l'autostrada A4 (uscite Seriate o Rovato) e la Strada Statale 42 del Tonale e della Mendola (direzione Passo del Tonale, uscita Nadro-Ceto, Capo di Ponte, Cimbergo-Paspardo, Siti di Arte Rupestre); a Capo di Ponte, si oltrepassa la stazione ferroviaria, al passaggio a livello si tiene la destra e si imbocca la strada che porta alla Chiesa delle Sante. Per chi proviene da nord, dal Passo di Aprica o dal Passo del Tonale, bisogna raggiungere Edolo e proseguire sulla Strada Statale del Tonale e della Mendola direzione Brescia; poi prendere l'uscita Sellero-Capo di Ponte e proseguire per Capo di Ponte; superata la seconda rotonda svoltare a sinistra in via Limit e seguire le indicazioni Naquane-Chiesa delle Sante. Una volta giunti a destinazione, nei pressi del parco esiste un parcheggio in via Ronchi di Zir e uno vicino alla Chiesa delle Sante: dal primo il parco dista 20 minuti da percorrere a piedi, dal secondo 10 minuti.

Per quanto riguarda il treno invece il parco è raggiungibile grazie alla linea Brescia-Edolo, scendendo alla fermata Capo di Ponte e percorrendo poi un tratto di circa 20 minuti a piedi. Per tutte le informazioni aggiornate relative a aperture, prezzi e mezzi di trasporto tuttavia rimandiamo al sito ufficiale del Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri.

Di Simone Caravano

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