Cuneo, 10/11/2025.
Un territorio che unisce eccellenza gastronomica, biodiversità e visione strategica. È questo il messaggio di Tuber Next Gen 2025, il progetto della Regione Piemonte che guarda al futuro del patrimonio tartufigeno regionale con un approccio integrato tra pianificazione territoriale, gestione forestale e sviluppo locale.
Dopo la presentazione al Grattacielo Piemonte, l’iniziativa ha fatto tappa ad Alba il 7 novembre, per il primo incontro dedicato ai territori, con focus sulla provincia di Cuneo, l’area con la più alta concentrazione di terreni vocati alla produzione del tartufo bianco pregiato.
«Il tartufo non è solo un’eccellenza gastronomica, ma parte della nostra identità. Pianificazione e gestione forestale devono procedere insieme per tutelare paesaggio e biodiversità», ha dichiarato Marco Gallo, assessore regionale alla Pianificazione territoriale e alla Tartuficoltura.
Le nuove Carte di Attitudine dei Suoli alle Produzioni Tartufigene, elaborate da IPLA per la Regione Piemonte, confermano la straordinaria ricchezza del territorio cuneese:
87.000 ettari di aree vocate, di cui 7.000 ad alta attitudine e 80.000 a media attitudine, con un incremento del 24% rispetto alle precedenti stime.
Sono 13 i nuovi Comuni riconosciuti come aree vocate per il tartufo bianco pregiato: Carrù, Cervere, Fossano, Magliano Alpi, Margarita, Morozzo, Rocca de’ Baldi, Salmour, Sant’Albano Stura, Trinità, Villanova Mondovì, tra gli altri.
In totale, 122 Comuni del Cuneese sono stati caratterizzati per una superficie complessiva di 200.000 ettari.
Le nuove Carte di Potenzialità Territoriale mettono in relazione l’attitudine del suolo con l’uso del territorio, rivelando una fotografia precisa:
nonostante 36.000 ettari abbiano perso attitudine a causa dell’urbanizzazione, 49.000 ettari mantengono una potenzialità medio-alta per la produzione tartufigena.
Il quadro indica che una gestione forestale attiva e sostenibile potrà incrementare ulteriormente la capacità produttiva.
Querceti, pioppeti, saliceti e filari rurali sono gli elementi che permettono ai suoli vocati di esprimere al massimo la loro potenzialità.
Il nuovo Piano Territoriale Regionale (PTR) individua nel Cuneese uno degli ambiti strategici per la valorizzazione del patrimonio naturale piemontese.
L’Ambito di Integrazione Territoriale n. 25 “Alba”, composto da 74 Comuni, promuove l’integrazione tra agricoltura, turismo, artigianato e foreste, la tutela dei paesaggi agrari e la valorizzazione delle filiere locali.
A questo ambito corrisponde la nuova Area Forestale n. 34 “Roero e Langa Cuneese”, dove tra il 2026 e il 2027 partirà il piano di gestione forestale territoriale, finanziato dalla Strategia Forestale Nazionale.
Un Ufficio di Piano coordinerà i lavori, coinvolgendo Comuni e Unioni montane per una pianificazione condivisa e sostenibile.
Dopo Alba, Tuber Next Gen 2025 prosegue con nuovi appuntamenti:
Il progetto rappresenta un passo concreto verso una gestione integrata del paesaggio piemontese, dove la ricchezza naturale del tartufo diventa leva di sviluppo sostenibile e simbolo di un’identità condivisa tra Langhe, Roero e Monferrato.