Mercoledì 12 novembre 2025, il Castello di Mango, nel cuore delle Langhe, torna a essere punto di riferimento per la cultura del vino piemontese con la riapertura dell’Enoteca Regionale Colline del Moscato d’Asti. Un evento che coincide con il 40° anniversario della fondazione, celebrando una storia lunga quattro decenni dedicata alla promozione del Moscato d’Asti, dell’Asti docg e dei grandi vini del territorio.
Il taglio del nastro, previsto alle 17, sarà affidato al tennista torinese Lorenzo Sonego, ambassador del Consorzio dell’Asti docg, in un simbolico collegamento con le ATP Finals di Torino che si svolgono negli stessi giorni. “Lorenzo Sonego rappresenta al meglio i valori che uniscono il mondo del vino e quello dello sport: passione, costanza e legame con la propria terra”, spiega il Consorzio.
La ristrutturazione degli spazi dell’Enoteca è stata resa possibile grazie al contributo della Regione Piemonte, della Fondazione CRC e del Comune di Mango. La nuova gestione, affidata all’Associazione Enoteca Regionale Colline del Moscato d’Asti, riunisce tra i soci il Comune di Mango, l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, l’Associazione Commercianti Albesi, il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti docg e la Camera di Commercio di Cuneo.
Presieduta da Bruno Bertero, direttore generale dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, l’Enoteca si rinnova per valorizzare ancora di più il patrimonio vitivinicolo di Langhe, Monferrato e Roero, con un’offerta che comprende oltre 125 etichette provenienti da 50 produttori e 51 Comuni delle province di Asti, Cuneo e Alessandria.
All’interno sarà possibile degustare le diverse espressioni del Moscato d’Asti docg, dell’Asti docg, del Canelli docg e dello Strevi doc, insieme ai grandi vini del territorio, in un ambiente completamente rinnovato che unisce eleganza e identità rurale.
L’Enoteca riaprirà ufficialmente al pubblico da sabato 15 novembre, con apertura nei fine settimana e il lunedì dalle 10 alle 18 per i mesi di novembre e dicembre.
Un ritorno importante per Mango e per l’intero Piemonte vitivinicolo, che riafferma il suo ruolo centrale nella promozione della cultura del vino e nella tutela di una delle denominazioni più iconiche d’Italia: il Moscato d’Asti.