Coronavirus e scuola: certificato medico per assenze. Quando serve e info

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Genova, 02/03/2020.

In questi giorni concitati, l'allerta per la diffusione del Coronavirus porta con sé sempre nuovi interrogativi per la popolazione. L'ultimo decreto del Governo ha prolungato la chiusura delle scuole fino a domenica 15 in tutta Italia. Al loro ritorno, gli studenti che hanno registrato assenze anche nei giorni esclusi dalla sospensione ufficiale dell'attività didattica dovranno quindi presentare l'autocertificazione di assenza, la cosiddetta giustificazione. Ma è necessario presentare anche un certificato medico? Sono richiesti altri documenti? Alisa fornisce, attraverso un apposito comunicato, alcuni chiarimenti in merito.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del primo marzo 2020 (art. 4, comma c) specifica infatti che, fermo restando la tradizionale autocertificazione di assenza, il certificato medico è necessario solo per assenze dovute a malattia infettiva soggetta a notifica obbligatoria e di durata superiore a 5 giorni. Solo dunque chi avrà registrato più di 5 giorni di assenza a causa di una malattina infettiva dovrà presentare, insieme alla giustificazione, anche corrispondente il certificato medico. Per le assenze per le quali NON è previsto il certificato medico, le famiglie sono tenute a produrre in forma scritta un’autocertificazione che riporti di «Non aver contratto una malattia infettiva soggetta a notifica obbligatoria, non aver soggiornato in zone endemiche e non aver avuto contatti con casi sospetti o confermati».

Si ricorda anche che il certificato medico NON è necessario se l’assenza è riferibile esclusivamente al periodo di chiusura della scuola prevista da ordinanza, anche per periodi superiori a 5 giorni e NON è intervenuta una malattia infettiva soggetta a notifica obbligatoria. Ricordiamo che per ogni dubbio è possibile rivolgersi al pediatra, al medico di famiglia o contattare il NUE 112 (qui le ulteriori indicazioni e i numeri utili per l'emergenza Coronavirus). Segnaliamo infine che anche l'Università di Genova ha stilato il suo vademecum con consigli e indicazioni per il recupero di esami e lezioni.

Alisa ha diffuso anche ulteriori chiarimenti sui prodotti da utilizzare per la disinfezione della cute e delle superfici, per scongiurare la diffusione del Coronavirus. Le soluzioni idroalcoliche per il lavaggio mani devono essere un presidio medico chirurgico contenenti la quantità minima di alcol del 60%. I prodotti disinfettanti a base di cloro o alcol per le superfici devono contenere ipoclorito di sodio in percentuale dello 0,1% (corrispondente 1.000 ppm) ed essere presidi medico chirurgici. Si raccomanda di non usare la candeggina domestica né l’alcol denaturato al 95% perché non sono presidi medici chirurgici. Si invita inoltre a leggere attentamente la composizione dei prodotti per un uso corretto, in particolare per il tempo di contatto con le superfici.

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