Murales a Milano, dove vederli? Dall'Ortica a Leoncavallo un itinerario in 8 tappe

Antonio Rubinetti / mentelocale.it

Milano, 03/08/2021.

Passeggiare senza meta per Milano può rivelarsi una vera esperienza immersiva tra le opere di arte murale della città. Nonostante sia oramai una forma d’arte istituzionalizzata, la street art conserva ancora una forza rivoluzionaria e le opere che passano sotto ai nostri occhi non sono mere decorazioni ma azioni che sottraggono gli spazi urbani dalla loro condizione di non-luoghi, caricandoli di nuovi significati.

Quella che presentiamo è una lista assolutamente parziale con alcune delle più belle e significative opere di pittura murale esposte attualmente sui muri di Milano. La selezione non segue un ordine qualitativo e non può pretendere di essere esaustiva, ma è il risultato di un’ipotetica passeggiata psicogeografica attraverso la città per palesare ciò che per alcuni è dato per scontato: quella galleria a cielo aperto e in continuo divenire creata dagli sforzi, dal talento e dal coraggio degli street artist.

Proprio come la psicogeografia teorizzata dai lettristi e situazionisti francesi negli anni ‘50, la street art può essere un filtro attraverso cui guardare criticamente gli ambienti urbani, decostruendoli ed edificandone di nuovi, in una permanente mutazione e mobilità.

CuciMilano di Zed1

Cominciamo il viaggio dalla fermata della linea gialla della metropolitana Lodi Tibb. Camminando lungo corso Lodi si arriva all’angolo tra via Brembo e via Benaco. Qua è possibile vedere CuciMilano, l’intervento che Zed1 ha regalato al capoluogo lombardo nel 2017, in occasione della Design Week. L’opera, sul muro del Madama Hostel, rappresenta la figura di una sarta intenta a cucire insieme bandiere di tutto il mondo. L’omaggio alla città della moda è anche un invito allo scambio culturale in un’ottica di apertura internazionale. Dopo pochi mesi dalla realizzazione, il murale di Zed1 rischiava di essere cancellato, ma è stato salvato da una mobilitazione generale di crowfounding.

Lost and Found di Millo

A 20 minuti di autobus si raggiunge il Giardino delle Culture, in via Emilio Morosini, dove si affaccia il dittico Lost and Found, realizzato da Millo, alias Francesco Camillo Giorgino. All’interno di due palazzi verticali, sono raffigurate figure giganti, completamente in bianco e nero ad eccezione di due cuori, rossi.

Animal Factory di Blu ed Ericailcane

Proseguendo la nostra camminata, si attraversano i Giardini Indro Montanelli per raggiungere il Pac - Padiglione di Arte Contemporanea di Milano, in via Palestro 14. Sulla facciata dell’edificio campeggia Animal Factory ad opera di Ericailcane e Blu, uno dei più misteriosi artisti street di cui non si conosce l’identità. Realizzata nel 2007 in occasione della mostra Street Art, Sweet Art. Dalla cultura hip hop alla generazione pop up, l'opera è una satira della Milano da bere con l’evidente riferimento all’omonimo romanzo di George Orwell.

Orticanoodles: 20 murales del quartiere Ortica

Ci spostiamo fuori dal centro di Milano e, dopo 30 minuti di autobus, arriviamo in quel quartiere ricco di storie e di energia sociale che è l’Ortica. Questa periferia della città è resa ancora più affascinante dagli interventi del duo Orticanoodles. Il loro progetto consiste in 20 opere che raccontano la storia del Novecento italiano in un itinerario di ricerca della memoria e dell’identità.

Anthropoceano di Iena Cruz

Nella zona della stazione di Lambrate, più precisamente in via Giovanni Viotti, possiamo ammirare Anthropoceano, un grande murale di Iena Cruz (Federico Massa). Nel raccontare figurativamente l’impatto dell’uomo sull’ecosistema marino, l’artista si è servito della pittura Airlite, riducendo concretamente la presenza di biossido di azoto nell’aria

Leoncavallo

Non poteva mancare in questa deriva a tappe uno dei luoghi storici della controcultura milanese, il centro sociale autogestito Leoncavallo. Sia all’esterno sia all’interno, l’edificio è completamente ricoperto di pitture murali di grande valore artistico. Tra queste segnaliamo la creatura surreale di Dem, artista caratterizzato da un linguaggio simbolico e arcano, in grado di spaziare con disinvoltura dal wall-painting alle installazioni. Ma tutte le pareti del centro sociale compongono una fitta texture di colori, forme e figure evocative da scoprire.

Murale collettivo, Ippodromo di San Siro

Un murale collettivo percorre tutta la cintura perimetrale dell’Ippodromo milanese, da piazzale Lotto a piazzale dello Sport. Il merito va a Steet Players, la jam annuale ideata da Stradedarts, urban gallery che si occupa di street art e writing, per vivacizzare le pareti dell’Ippodromo di San Siro. I temi toccati sono i più diversi: dallo sport, ovviamente, all’ambiente. Allo stesso modo, gli stili passano dalle rappresentazioni grottesche all’iperrealismo, dal figurativo alle grafiche più astratte. È il caso del wall realizzato da Aron durante l’edizione 2019.

L’opera di Blu al Cox 18

Concludiamo, per il momento, il nostro percorso tornando nel centro della città, in un'altra mecca della controcultura milanese, il Cox 18. Sull’intera facciata dell’edificio si ripetono personaggi dai tratti stilizzati realizzati nel 2008 con pennelli e rulli da Blu.

Il viaggio continua…

Come dicevamo, questa è solo una piccola parte delle opere che si possono scoprire e ammirare passeggiando per Milano e quella che vi abbiamo proposto è solo una delle infinite mappe che si possono costruire seguendo le opere di street art, al prezzo di un biglietto dell’Atm.

Di Antonio Rubinetti

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Milano e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter