Mostra di Pasolini a Palazzo Ducale prorogata e biglietto ridotto per i 100 anni dalla nascita

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Genova, 04/03/2022.

Molte sono le iniziative organizzate in tutta l'Italia per il centenario della nascita di Pasolini e la mostra fotografica Pier Paolo Pasolini. Non mi lascio commuovere dalle fotografie che Palazzo Ducale di Genova gli dedica, aperta lo scorso 30 novembre, è l'esposizione più completa e iconica per testimoniare la vita e il pensiero dell'intellettuale più intransigente, acuto e scomodo del secondo Novecento italiano.

Nel frattempo, la mostra dedicata a Pasolini nella Loggia degli Abati è stata prorogata al 27 marzo 2022. E, nel giorno in cui ricorre il centenario della sua nascita, sabato 5 marzo, l'esposizione è visitabile per tutto il giorno con un biglietto super ridotto a 8 euro. Questi gli orari per visitarla: dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19. Prezzi dei Biglietti: intero 12 euro; ridotto 10 euro; gruppi 10 euro; scuole 5 euro; speciale giovani il lunedì pomeriggio 5 euro; la prevendita è di 1,50 euro per Individuali e per gruppi; scuole su prenotazione (ulteriori informazioni sul sito di Palazzo Ducale Genova).

Promossa e organizzata da Suazes in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, a cura di Roberto Carnero e Marco Minuz, questa mostra vuole riportare l'attenzione sulla figura di Pasolini e le sue principali esperienze personali, culturali e professionali attraverso il mezzo della fotografia. La scelta del mezzo fotografico per esplorare l'opera e il pensiero del grande intellettuale non è casuale. La sua relazione con il mezzo fotografico è stata ambivalente. Se da una parte scriveva "niente come fare un film costringe a guardare le cose", il suo rapporto con le immagini immobili era differente come testimoniano le sue parole: "alle fotografie è sufficiente dare una occhiata. Non le osservo mai più di un istante. In un istante vedo tutto".

Eppure, paradossalmente, per tutta la sua vita Pier Paolo Pasolini ha sempre offerto grande disponibilità nel farsi fotografare, anche in momenti privati della sua vita. Ne è testimonianza l’enorme quantità di materiale fotografico dedicato alla sua figura. Questi scatti rendono così possibile costruire, attraverso un’attenta selezione, un percorso nelle principali esperienze che hanno caratterizzato il suo lavoro e nell’ambito della sua sfera privata. Al contempo il mezzo fotografico rappresenta, oggi più che mai, la modalità più diretta per creare un rapporto con il visitatore.

260 pezzi fra fotografie e documenti d'epoca sono il corpus della mostra, organizzata in sezioni tematiche, che presentano i lavori di oltre cinquanta fotografi e tra questi ricordiamo: Letizia Battaglia, Carlo Bavagnoli, Sandro Becchetti, Dario Bellini, Piergiorgio Branzi, Elisabetta Catalano, Mimmo Cattarinich, Diovio Cavicchioli, Elio Ciol, Mario Dondero, Gabriella Drudi Scialoja, Aldo Durazzi, Claudio Ernè, Toti Scialoja, Archivi Farabola, Federico Garolla, Giovanni Giovannetti, Vittorio La Verde , Massimo Listri, Cecilia Mangini, Nino Migliori, Domenico Notarangelo, Angelo Novi, Rodrigo Pais, Duilio Pallottelli, Angelo Pennoni, Pierluigi Praturlon, Paul Ronald, Salvatore Tomarchio, Mario Tursi, Roberto Villa, Italo Zannier.

Sezioni che si organizzano attorno a concetti utili per comprendere, o quanto meno avvicinare, la figura di questo intellettuale: la città di Roma, i ragazzi delle borgate romane, il concetto di corpo, la passione per il calcio, le sue frequentazioni, il suo impegno politico pubblico, la figura della madre, le abitazioni romane in cui ha vissuto, i ritratti fotografici, un oggetto ricorrente, l’iconografia di Cristo, l’esperienza del cinema, gli anni giovanili, le celebrazioni funebri a Roma e Casarsa della Delizia luogo dove ha trovato eterno riposo.

In ogni area il nucleo di fotografie è accompagnato da testi di spiegazione, da una serie di citazioni di Pasolini legate al tema e un video dedicato.In definitiva il visitatore è libero di costruire il proprio ordine nel fruire delle sezioni perché la volontà è proprio quella di suggerire la vastità di pensiero di questo intellettuale e favorire libere associazioni. La mostra rappresenta una grande opportunità per esplorare la dimensione pubblica e privata di Pasolini, ma al contempo per riportare alla luce anche archivi e nuova documentazione su Pasolini.

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