Cosa vedere a Torino in due giorni? 10 luoghi da visitare assolutamente

Articolo aggiornato al 2023

Torino, 21/12/2021.

Antica capitale sabauda e dell’industria, polo dell’innovazione e città d’arte, Torino ha un immenso patrimonio ereditato da secoli d’arte e di cultura. Crea perfette combinazioni tra architettura, monumenti e musei, gallerie d’arte, divertimento, buon cibo ed eventi di fama internazionale come il Salone del Libro, del Gusto e il Torino Film Festival. Se si visita per la prima volta e si vuole cogliere le sue mille sfaccettature, ecco i 10 luoghi da visitare assolutamente tra arte, storia, cultura e gastronomia di Torino.

La Mole Antonelliana e il Museo del Cinema

La Mole Antonelliana è il simbolo di Torino, uno degli edifici più alti d’Italia con i suoi 167,5 metri di altezza ed è la costruzione in muratura più alta d’Europa. Prende il nome dall’architetto che la progettò, Alessandro Antonelli, e al suo interno dal 1996 è sede del Museo Nazionale del Cinema: il museo è uno dei più visitati d’Italia e ospita al suo interno diverse postazioni multimediali e interattive, macchine ottiche pre-cinematografiche, attrezzature e materiali provenienti da set italiani internazionali oltre che una vasta collezione di film, libri, stampe, manifesti, locandine e molto altro. Sempre al suo interno è presente l’ascensore panoramico, costruito nel 1961 per le celebrazioni del centenario dell’Unità d’Italia, permette di arrivare fino a 85 metri d’altezza da dove è possibile ammirare una splendida visuale dello skyline torinese.

Il Museo Egizio

Il Museo delle Antichità Egizie, che ha sede nell’edificio seicentesco del Palazzo dell’Accademia delle Scienze, è il più importante museo egizio del mondo dopo quello de Il Cairo. Al suo interno vanta una raccolta museale di oltre 30.000 pezzi tra statue di faraoni, sarcofagi, stele funerarie, gioielli, oggetti d’uso quotidiano: un immenso tesoro tutto da vedere per scoprire e conoscere la storia di questa antica civiltà. La fondazione del museo risale al 1826, anno in cui il re di Sardegna Carlo Felice acquistò un’ampia collezione di opere dal console di Francia Bernardino Drovetti in Egitto.

Duomo di San Giovanni e la Cappella della Sacra Sindone

Il Duomo di Torino, dedicato a San Giovanni Battista e nonché Santo Patrono della città, è stato edificato tra il 1491 e il 1498 per volere del cardinale della Rovere. La cattedrale è in stile rinascimentale e nel XVII secolo il Duomo fu ristrutturato per poter aggiungere la cappella della Sacra Sindone, capolavoro di architettura barocca di Guarino Guarini destinata a custodire il sudario in cui sarebbe stato avvolto il corpo di Gesù nel sepolcro.

Il Parco e il Castello del Valentino

Poco distante dal centro città si estende il Parco del Valentino, ridisegnato nell’800 dal paesaggista francese Barrillet-Dechamps, ospita al suo interno il Castello del Valentino, inserito dall’Unesco nella lista del Patrimonio dell’Umanità insieme alle altre residenze sabaude piemontesi. Inizialmente fu residenza extraurbana dal 1500 con Maria Cristina di Francia, in seguito è stato utilizzato per scopi diversi fino ad arrivare ad oggi, attuale sede della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. All’interno del parco ci sono altre costruzioni che meritano di essere viste, come il Borgo Medievale: la riproduzione di un villaggio del ‘400 con case fortificate, botteghe, ponte levatoio e Rocca - il castello del Borgo -, il tutto costruito in occasione dell’ Esposizione Generale Italiana Internazionale del 1884 a Torino come padiglione di Arte Antica per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico medievale piemontese e valdostano. Degna di essere visitata è la Fontana dei 12 mesi, sita a sud del Borgo Medievale è l’unico esempio rimasto del progetto architettonico di Carlo Ceppi fatto per l’Esposizione Nazionale del 1898 in occasione dei 50 anni dello Statuto Albertino. Si narra che la fontana sorga nel luogo in cui Fetonte, figlio del Dio del Sole sia caduto dopo essersi impadronito del carro del padre e aver fatto imbizzarrire i cavalli. Fetonte cadde proprio nel fiume Po dove secoli dopo i romani fondarono la città di Augusta Taurinorum.

Musei Reali

Tra le variegate attrazioni turistiche di Torino, i Musei Reali sono tra i più importanti e apprezzati: oltre 2000 anni di storia racchiusi in questo complesso, tra i primi insediamenti romani con la fondazione di Augusta Taurinorum a difesa dei confini dell’Impero, passando per i secoli della dominazione sabauda e arrivando agli anni del Risorgimento e dell’Unità d’Italia in cui Torino è stata protagonista assoluta. Fanno parte dei Musei Reali l’Armeria Reale, Biblioteca Reale, Palazzo Reale - antico e prestigioso centro di potere della famiglia sabauda per tre secoli e Patrimonio dell’UNESCO dal 1997 - Galleria Sabauda - tra le più importanti gallerie pubbliche d’Italia e ospita permanentemente oltre 700 opere tra quadri, dipinti, statue, pale d’altare di artisti italiani ed europei dal XIII al XIX secolo -, Museo Archeologico, Giardini Reali e Palazzo Chiablese.

Le piazze di Torino, piazza Castello, piazza San Carlo e piazza Vittorio Veneto

Torino è anche conosciuta per le sue piazze su cui si affacciano monumenti, attrazioni e palazzi d’epoca: tra queste troviamo Piazza Castello, cuore della città in passato come oggi, è la seconda piazza più grande di Torino e, circondata su tre dei suoi quattro lati dai famosi e caratteristici portici torinesi, si affacciano su di esa alcune delle attrazioni più importanti del capoluogo torinese: Palazzo Reale, Teatro Regio, Palazzo Madama - sede del Senato Subalpino - e la Real Chiesa di San Lorenzo - dove fu ospitata la Sacra Sindone -. Altra piazza storica e affascinante è certamente Piazza San Carlo, soprannominata Il Salotto di Torino, in cui al centro è situata una statua equestre di Emanuele Filiberto mentre, sul lato sud della piazza si trovano le chiese gemelle in stile barocco di Santa Cristina e San Carlo. Piazza Vittorio Veneto, chiamata soltanto Piazza Vittorio dai torinesi, è la piazza dotata di portici più grande d’Europa e si presta ad accogliere gli eventi più importanti della città come i festeggiamenti per San Giovanni Battista, patrono di Torino.

Le Galleria coperte: Subalpina, Umberto I e San Federico 

Le gallerie di Torino sono una tappa obbligatoria per chi visita la città: ricordano i tipici passages di Parigi e sono per l’appunto dei passaggi tra i palazzi. Coperte da vetri che lasciano passare la luce del sole illuminando gli interni, sono una curiosità architettonica che fa parte della storia di Torino. Le gallerie sono tre: la Galleria Subalpina, la Galleria Umberto I e la Galleria San Federico; al loro interno ci sono caffé e ristoranti dove potersi fermare per una pausa o per la tipica merenda sinoira torinese - spuntino serale tipico piemontese -.

La Basilica di Superga

Tra le attrazioni di Torino, la Basilica di Superga guida la classifica delle imperdibili: opera del famoso architetto barocco Filippo Juvarra, la basilica, una combinazione tra il gusto neoclassico e tardo barocco, si erge sulla cima del colle omonimo e, complice anche la sua posizione oltre che alla bellzza, cattura l’attenzione di chiunque ne incroci lo sguardo. La Basilica di Superga è anche tristemente nota per un evento che colpì la squadra di calcio del Torino nel 1949: contro il suo muraglione infatti, si scontrò quell’anno l’aereo della squadra del Grande Torino, il cui equipaggio ha perso la vita nell’impatto. La Basilica è quindi un’importante tappa dell’arte italiana ed è teatro allo stesso tempo di momenti di gloria e di tragedia, che merita di essere visitata.

Villa della Regina

Sulla collina torinese si trova questa villa seicentesca, Villa della Regina, che è stata per secoli la residenza di molte sovrane sabaude - da qui il suo nome -. La residenza ospita al suo interno numerose tele di artisti come Daniel Seiter e Giovanni Battista Crostato e degno di nota è il suo esterno con il giardino all’italiana a forma di anfiteatro. Fu proprio Maurizio di Savoia, fratello di Amedeo I, a volerne la realizzazione affidando nel 1615 il progetto all’architetto Ascanio Vitozzi e, dopo la morte di quest’ultimo, a Carlo e Amedeo di Castellamonte; nella villa Maurizio di Savoia organizzava riunioni di accademici e di intellettuali durante le quali si discuteva, nei molteplici salotti presenti nell’edificio, di arte, scienza, filosofia e matematica.

I Caffé storici di Torino

L’atmosfera che contraddistingue i caffè storici della città di Torino è del tempo che sembra fermarsi a un’epoca di carrozze e cavalli, dove tutto sembrava scorrere più lento nonostante i diversi cambiamenti storici avvenuti. Questi antichi locali ottocenteschi danno l’occasione di poter assaporare le delizie tipiche del capoluogo piemontese tra specchi antichi, tappezzerie di raso, eleganti candelabri e piatti di porcellana. Tra questi annoveriamo il Caffé Gelateria Fiorio, aperto nel lontano 1780 sotto i portici di via Po, è stato per tanto tempo il locale della nobiltà, chiamato anche il caffé dei codini e dei Macchiavelli per i vestiti e le discussioni che si tenevano. Caffè San Carlo è uno dei luoghi di incontro degli intellettuali del Risorgimento: situato nei pressi dell’omonima piazza, è famoso per le sue pregiate miscele di caffé e per l’ambiente sfarzoso, arredato con stucchi, statue e marmi pregiati; di sera si trasforma in ristorante. Caffè Confetteria Al Bicerin è aperto dal 1763 e la sua specialità è il famoso bicerin, tipica bevanda calda torinese a base di caffé, cioccolata e crema di latte. Il Bicerin era il caffé prediletto da Camillo Benso Conte di Cavour. Il Caffè confetteria Baratti & Milano è ubicato tra la Galleria Subalpina e Piazza Castello e, aperto dal 1875, il suo successo fu tale da diventare il fornitore della Casa Reale. Caffè Platti è aperto dal 1870 e affezionati clienti furono Luigi Einaudi e Cesare Pavese ed è contraddistinto da un ambiente ottocentesco oltre alle tante specialità torinesi da poter gustare al suo interno. Infine il Caffè Torino è più recente rispetto agli altri locali storici poiché inaugurato agli inizi del Novecento. Qui si può gustare alcune delle tradizionali delizie torinesi come i gianduiotti e, davanti al locale sulla pavimentazione, si trova il toro rampante di bronzo a cui è legata una leggenda che vuole che calpestare gli attributi dell’immagine taurina porti molta fortuna.

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