L'appello dei locali di Torino: «non finirà la notte, torneremo a fare cultura»

Torino, 10/03/2020.

La cirisi economica si intreccia con la crisi sanitaria durante l'emergenza coronavirus, e così mentre i locali, bar e ristoranti di Torino e di tutta l'Italia chiudono, attendendosi alle normative governative, la rete dei "club" torinesi e dei numerosi teatri indipendenti non abbassa la voce, promettendo di tornare, presto, a fare cultura, a vivere la notte.

«Tutti noi club, circoli, centri giovanili, luoghi culturali e teatri indipendenti a seguito del DPCM dell’8 marzo abbiamo interrotto gli eventi e le manifestazioni e ci siamo imposti, per tutte le altre attività, il rispetto della distanza di sicurezza di un metro, così come prescritto - si legge in una loro comunicazione diffusa -  Molti tra noi sono chiusi, altri svolgono attività ridotte e l’attività culturale si è fermata. Crediamo sia giusto rispettare le normative contenute nel DPCM dell’8 marzo in quanto consapevoli del rischio e responsabili civilmente verso le persone che quotidianamente vivono i nostri luoghi. Speriamo, una volta superato questo momento di difficoltà, di tornare ad animare le giornate e notti torinesi, consapevoli della responsabilità culturale che in questi ci ha portato a mantenere viva questa città».

Già durante il primo periodo emergenziale i locali di Torino si erano appellati alle istituzioni per essere ascoltati. «Dopo il nostro primo appello alla Sindaca per sostenere le realtà culturali e artistiche del territorio abbiamo partecipato a un utile confronto con gli assessori competenti» fanno sapere a voci unite mentre avvisano che il 9 marzo hanno inviato «una lettera di richieste alla Città e alle altre istituzioni locali e nazionali. Si va incontro ad una crisi profonda di tutto il nostro settore, delle economie dirette e indirette che creiamo, dei lavoratori che ogni giorno contribuiscono alla buona riuscita di un concerto o di uno spettacolo teatrale. Abbiamo paura di non rialzarci! Per queste ragioni abbiamo chiesto alla Sindaca di farsi nuovamente portatrice delle nostre istanze verso le istituzioni competenti».

L'appello è del resto anche quello al pubblico: «Non finirà la notte - è la promessa delle tante realtà torinesi - torneremo a vivere la cultura assieme!».

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