Torino, 19/04/2019.
Nel centenario della nascita di Primo Levi, a
Torino prende vita «Me, mi conoscete». Primo Levi a
teatro: un grande progetto teatrale a lui dedicato,
ideato da Valter Malosti con TPE – Teatro
Piemonte Europa in collaborazione con Domenico
Scarpa, il Centro Internazionale di Studi Primo
Levi, il Comitato Nazionale per le celebrazioni
del centenario della nascita di Primo Levi e il
Polo del ‘900.
«Me, mi conoscete» sono le parole,
rivolte ai lettori, con cui comincia la prima versione (1959) del
racconto Capaneo, che Levi riscrive negli anni Settanta e
che include in Lilit (1981). Un’espressione tesa, insolita
con quell’anacoluto, diretta all’orecchio del lettore, poco nota.
Tutti credono di conoscere Levi ma ogni volta lo si scopre come se
fosse una novità, come se fosse un primo
incontro.
Il progetto «Me, mi conoscete» è fitto di
approfondimenti, incontri, ascolti, visioni, appuntamenti di
spettacolo, e si articola in tre distinti momenti di spettacolo. Il
primo, realizzato per l’apertura di Biennale Democrazia (27 marzo),
ha visto Fabrizio Gifuni, per la cura di
Malosti, distillare, in un Teatro Regio gremito ed
emozionato, le parole de I sommersi e i
salvati.
Il secondo sarà una creazione tratta da
Se questo è un uomo, con il testo
condensato da Valter Malosti e Domenico
Scarpa, la regia e l’interpretazione dello stesso
Malosti, le scene di Margherita
Palli e il progetto sonoro di Gup Alcaro.
Lo spettacolo è in prima nazionale al Teatro Carignano di
Torino dal 23 aprile al 12 maggio 2019
grazie a una virtuosa e inedita collaborazione produttiva fra
TPE - Teatro Piemonte Europa e il Teatro
Stabile di Torino - Teatro Nazionale, cui si è aggregato
il Teatro di Roma - Teatro Nazionale, e realizzato
in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi
Primo Levi, il Comitato Nazionale per le
celebrazioni del centenario della nascita di Primo Levi,
il Polo del ‘900 e Giulio
Einaudi editore.
Il terzo e articolato momento volgerà lo sguardo verso l’altra
faccia di Levi, lo scrittore-scienziato, con un
percorso di ricerca spettacolare al Teatro Astra e al Polo del ‘900
intorno a
Il sistema periodico, che prevede
letture teatrali, incontri, proiezioni, concerti e culminerà
dal 7 al 12 maggio nel reading/concerto di
Luigi Lo Cascio. Il sistema
periodico è, fra le opere di Levi, quella che a metà
degli anni Ottanta del Novecento ha innescato la sua fortuna negli
Stati Uniti, poi nel mondo anglofono, poi in decine di altri Paesi.
È l’opera che nel 2006 un’inchiesta promossa dal quotidiano inglese
«The Guardian» ha proclamato «il miglior libro di scienza
di tutti i tempi».
Un posto particolare all’interno di questa avventura lo occuperà la
messa in scena dei due «racconti minerali» – così
li definisce l’autore. Due storie fantastiche,
Piombo e
Mercurio, ambientate in tempi e paesi
remoti, posti fisicamente da Levi al centro del suo libro. Due
curiosi racconti-monologhi di finzione inclusi in questa sorta di
eccentrica autobiografia, e qui riletti e interpretati per la scena
dall’attore e regista Nino D’Introna e
dall’artista multimediale e performer Richi
Ferrero che, grazie a Valter Malosti, in
Mercurio torna a rivestire dopo vent’anni
i panni d’attore (Teatro Astra, 26 aprile- 4 maggio). Elia
Schilton e Bruno Gambarotta, nel reading
Andare in montagna, che sarà realizzato il 25 aprile al
Polo del ‘900 come omaggio alla Resistenza,
interpreteranno i racconti Argon (che
apre l’intero libro), Ferro e
Oro.
Di grande rilievo gli incontri di approfondimento organizzati
assieme al
Centro Internazionale di Studi Primo Levi e il
Polo del ‘900, gli appuntamenti alla
Mediateca Rai con la riscoperta di un raro Primo
Levi autore tv e, il 12 maggio, il concerto del quartetto
Sentieri Selvaggi con due opere musicali
contemporanee di Steve Reich e Osvaldo
Golijov, due autori di origine ebraica che ripensano alla
tragedia del loro popolo con due capolavori musicali.