Guida Michelin 2019, i ristoranti stellati a Torino e in Piemonte

Torino, 16/11/2018.

Festa in tavola per Torino e il Piemonte alla vigilia dell’uscita ufficiale della Guida Michelin 2019, in libreria dal prossimo 19 novembre. Nell’anno in cui l’omino più celebre tra i gourmet spegne le 120 candeline, la nuova guida accoglie novità e conferme tra stelle luccicanti, con mete a cui dedicare viaggi o altri ristoranti dove fare una “deviazione”.

Molte delle destinazioni vedono sullo sfondo il Piemonte e Torino, classificando la regione seconda dopo la Lombardia, con i suoi 45 ristoranti citati nella guida. In quanto alle province, buon risultato per Cuneo, al quinti posto con 17 ristoranti e con Piazza Duomo ad Alba, che ottiene tre stelle. In regione quattro stelle inoltre ad Antica Corona Reale a Cervere, Villa Crespi a Orta, Al Sorriso a Soriso e Piccolo Lago a Verbania.

La regione più ricca di novità al nord è proprio il Piemonte, dove Antonino Cannavacciuolo si concede il bis di stelle a Torino, al Cannavacciuolo Bistrot Torino, con lo chef Nicola Somma, e a Novara, al Cannavacciuolo Cafè & Bistrot, con Vincenzo Manicone, mentre Enrico Bartolini aggiunge alla sua collezione una nuova stella, attribuita alla Locanda del Sant'Uffizio Enrico Bartolini, a Cioccaro di Penango (AT), con lo chef Gabriele Boffa.

Un’annata record, con ben sette locali stellati per la città di Torino. Eccoli:
Vintage 1997
Casa Vicina Eataly
Magorabin
Del Cambio
Spazio 7
Carignano Hotel Sitea
Cannavacciuolo Bistrot

«Anche quest’anno, le stelle che i nostri team di ispettori hanno attribuito a 367 ristoranti sono un indubbio riconoscimento della ricchezza e diversità regionale della gastronomia italiana, fatta di prodotti, territorio e genuinità. Ed è sempre appassionante vedere come gli chef e tutte le persone alla guida di questi ristoranti diano vita e linfa alla scena culinaria italiana, armonizzando rispetto delle tradizioni e innovazione» ha confermato Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale Guide Michelin.

Aiuto per chi viaggia, la Guida Michelin nasce in Francia nel 1900. Era una piccola guida che avevano voluto i fratelli Édouard e André Michelin, i fondatori della Michelin, per aiutare le poche migliaia di automobilisti francesi alle prese con un viaggio che, allora, era spesso avventuroso. Conteneva informazioni pratiche (dove fare rifornimento, dove trovare un’officina, dove cambiare i pneumatici) e indicazioni su dove mangiare e dormire. In Italia, la prima Guida Michelin è del 1956, riferimento per la ristorazione ancora oggi, con la sua selezione rigorosa basata su una consolidata metodologia in tutto il mondo.

«La guida Michelin 2019 incorona Torino e il Piemonte ai vertici nazionali in ambito enogastronomico e per la ristorazione d'eccellenza - ha dichiarato l'assessore regionale al Turismo, Antonella Parigi, in merito ai ristoranti premiati - I cinque nuovi ristoranti stellati e un totale di ben 45 locali complessivi nella regione - con Torino che, con sette ristoranti, rappresenta un vero e proprio record - sono un motivo di grande orgoglio e la conferma di quanto il nostro territorio sia cresciuto in questo ambito. Un riconoscimento importante che vogliamo festeggiare: colgo intanto l'occasione per fare i miei più vivi e sinceri complimenti a tutti gli chef».

Altre informazioni sul sito, che funziona come motore di ricerca della Guida Michelin Italia, e permette di scegliere un ristorante secondo gusti, occasioni, budget. A ogni ristorante corrisponde una descrizione dettagliata. Inoltre, il sito contiene una sezione editoriale in cui si trovano ristoranti, novità in anteprima e itinerari suggestivi segnalati dagli ispettori durante il loro continuo, ma sempre nuovo, “Viaggio in Italia”.

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