Biennale Democrazia a Torino: l'edizione 2019 con Diego Bianchi, Gad Lerner, Igiaba Scego

Alessio Jacona, Flickr - International Journalism Festival #14

Torino, 08/06/2018.

Torna Biennale Democrazia e tornano anche le call aperte a cittadini e associazioni. Uno dei progetti di maggior successo dell’ultima edizione, infatti, è stato l’apertura a nuove proposte, per intercettare quei «nuovi pubblici» cui soprattutto l’amministrazione comunale sta puntando. La sesta edizione della manifestazione, presieduta da Gustavo Zagrebelsky, è in programma a Torino dal 27 al 31 marzo 2019. Con la presentazione, avvenuta al Polo del ‘900, che è tra i partner dell’evento, sono state lanciate anche le call. C’è tempo fino al 30 giugno per proporre idee e incontri.

Il tema sarà Visibile Invisibile, un ragionamento sulla società attuale, segnata dalla corsa alla «visibilità». «Intendiamo sottrarci – ha spiegato Zagrebelsky – al gioco di luci e ombre. Quando le luci sono molto accecanti rischiano di lasciare in ombra tante altre cose». Ed è un concetto sottolineato anche da Gabriele Magrin, curatore scientifico della manifestazione. «Parleremo della realtà – ha aggiunto – perché la visibilità che caratterizza la nostra società sembra renderla più accessibile, invece ne allontana la comprensione. Il surplus di informazioni rischia di condurre alla paralisi, trasformandoci in consumatori passivi del presente».

E per declinare il tema, nell’attesa di definire un programma più completo e dettagliato, sono stati presentati anche i quattro percorsi formativi rivolti alle scuole. Per le manifestazioni di interesse c’è tempo fino al 30 giugno. Mostri, Radici, Reality e Scarti sono gli argomenti pensati per le scuole, aperti soprattutto alle città di Torino e Cuneo (che da quest’anno entra ufficialmente nel programma della manifestazione), ma disponibili anche per gli istituti di tutta Italia. Come ogni anno, infatti, Biennale Democrazia metterà a disposizone un «campus» per ospitare gli studenti in arrivo da fuori città.

Cuneo, in effetti, affiancherà Torino nel prossimo programma di appuntamenti, Spotlight, che precederà Biennale Democrazia e si terrà fra settembre e novembre, organizzato in collaborazione con il Polo del ‘900. Nella Provincia Granda arriverà il giornalista Federico Rampini, alla Cavallerizza Reale di Torino, invece, si terranno tre incontri: Diego Bianchi, in arte Zoro; Fabio Viola; Gad Lerner e Igiaba Scego.

«Stiamo pensando – ha aggiunto Zagrebelsky – di individuare un quartiere di Torino che possa rappresentare un polo di pari dignità culturale al centro». La novità, infatti, è che la prossima edizione potrebbe avere un secondo centro di riferimento in una zona «di periferia», che la sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha individuato nel quartiere Aurora. «Ci stiamo ragionando – ha precisato – ma l’idea è che diventi un modello a rotazione».

Di Paolo Morelli

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