Torino, 18/11/2025.
Il Comune di Torino avvia l’iter per attivare corsi prematrimoniali laici, un servizio rivolto a chi sceglie il matrimonio civile o l’unione civile in città. La decisione arriva dopo l’approvazione della mozione presentata il 17 novembre dalla vicepresidente del Consiglio comunale Ludovica Cioria (Pd), seguendo il modello già sperimentato dal Comune di Milano.
L’obiettivo è chiaro: offrire alle coppie torinesi strumenti concreti per affrontare con consapevolezza la convivenza e il “grande passo”. I percorsi saranno costruiti insieme a professionisti esperti in dinamiche familiari, con moduli dedicati a comunicazione, gestione dei conflitti, aspetti pratici della vita condivisa e diritti delle coppie. A supporto, il Comune lancerà anche campagne informative rivolte ai futuri sposi.
La misura nasce in un contesto in cui Torino registra un numero crescente di divorzi e separazioni: nel 2024, gli uffici municipali hanno ricevuto circa 500 richieste di scioglimento o revisione dell’unione poco dopo il matrimonio. Un campanello d’allarme che ha spinto Palazzo Civico a intervenire con un percorso preventivo e laico.
La scelta si inserisce anche all’interno di un cambiamento strutturale. In Italia, nel 2023, i matrimoni civili hanno superato il 58%. In Piemonte la quota sale al 72,8%, mentre a Torino nel 2024 il dato raggiunge il 76,4%: 1.536 cerimonie civili tra matrimoni e unioni. Numeri che confermano come la città sia ormai uno dei centri italiani con la maggiore diffusione del rito civile.
«Oggi la maggior parte dei percorsi prematrimoniali è gestita da enti religiosi. Con questa mozione vogliamo garantire servizi accessibili a tutti, indipendentemente dalla fede o dall’orientamento», spiega Cioria.