Torino, 09/11/2025.
Un cartello appeso sul bancone del Bar Pasticceria Novanta, nel cuore della Crocetta, è diventato virale in poche ore.
Il motivo? Indica con precisione i tempi massimi di permanenza ai tavoli: 15 minuti per il caffè, 20 per la colazione o la merenda, 45 per il pranzo e un’ora per l’aperitivo.
«Gentile clientela, vi informiamo sui tempi di permanenza al tavolo. Grazie per la collaborazione e la comprensione», recita il messaggio affisso in corso Duca degli Abruzzi, a pochi passi dal Politecnico di Torino. Lo stesso avviso è comparso anche nelle altre due sedi del bar, in corso De Gasperi e corso Racconigi.
Nel giro di poche ore, la foto del cartello ha invaso i social, scatenando centinaia di commenti.
C’è chi apprezza la trasparenza dei gestori, considerandola una scelta chiara e corretta rispetto a chi, in altri locali, invita i clienti ad alzarsi con modi più indiretti.
Ma la maggior parte delle reazioni è ironica: c’è chi parla di “cronometro al tavolo”, chi di “tariffa a tempo”, e persino chi, scherzando, chiede di applicare lo stesso metodo in merceria per stabilire “quanto tempo serve per provare un vestito e specchiarsi”.
Dal locale spiegano che si tratta di una decisione del titolare, nata dal bisogno di gestire meglio i flussi di clienti, soprattutto in una zona molto frequentata da studenti del Politecnico e lavoratori.
«Capita spesso che qualcuno prenda un caffè e resti seduto per ore», spiegano dal bancone.
E così il Bar Novanta ha scelto di stabilire un confine preciso, esplicitandolo invece di lasciarlo implicito.
Un gesto che apre una riflessione più ampia sul nuovo modo di vivere i bar a Torino: luoghi di pausa, certo, ma sempre più spesso anche uffici improvvisati o spazi di studio dove il confine tra cliente e “occupante” si assottiglia.