L'Antidote in concerto al FolkClub
Sabato 8 novembre il FolkClub di Torino accoglie un concerto che parla tutte le lingue del mondo. Sul palco di via Perrone arriva L’Antidote, il progetto che unisce tre artisti straordinari — Redi Hasa (Albania) al violoncello, Bijan Chemirani (Iran) all’oud e alle percussioni e Rami Khalifé (Libano) al pianoforte — in una serata che promette di trasformare la musica in un ponte tra culture, paesi e sensibilità diverse.
Torino, città da sempre crocevia di storie e migrazioni, diventa il luogo ideale per questo dialogo sonoro che fonde Oriente e Mediterraneo, jazz e classica, tradizione e sperimentazione. “L’Antidote” non è solo un concerto, ma un’esperienza emotiva che nasce dall’improvvisazione e dalla fiducia reciproca tra i tre musicisti. Nessuno spartito, solo ascolto, libertà e una domanda che li guida: può la bellezza salvare il mondo?
Il risultato è un intreccio di suoni che attraversa il dolore e la speranza. Dalle percussioni ipnotiche di Chemirani – maestro iraniano dello zarb e del daf – alla voce calda e lirica del violoncello di Hasa, fino alla finezza pianistica di Khalifé, compositore tra i più influenti della scena contemporanea. Tutto si tiene in equilibrio tra poesia e ritmo, spiritualità e carne.
Registrato tra Toscana e Puglia dopo gli anni sospesi della pandemia, “L’Antidote” è un atto di resistenza culturale e umana. “La musica è il nostro antidoto – racconta Chemirani – ci cura, ci calma, ci fa vedere le cose sotto una nuova luce.”
Un concerto che a Torino assume un significato particolare, in una città che da sempre accoglie diversità e innovazione musicale. “L’Antidote” sarà in scena sabato 8 novembre alle ore 21.30 al FolkClub, con biglietti a 25 euro (intero), 13 euro (under 30) e possibilità di seguire il live anche in streaming a 5 euro.
