Torino, mobilitazioni pro Palestina: scuole occupate, scioperi, flash mob e protesta contro Jeff Bezos all’Italian Tech Week

Torino, 01/10/2025.

Mentre la Global Sumud Flotilla si avvicina alla cosiddetta “zona ad alto rischio”, a Torino prosegue lo stato di agitazione permanente. Cortei, assemblee, occupazioni e blocchi simbolici stanno attraversando scuole, uffici e persino le linee ferroviarie.

Nella giornata di lunedì 29 settembre sono stati soprattutto gli studenti delle superiori a farsi sentire, gridando lo slogan “Stop al genocidio a Gaza”. Fin dall’ingresso in classe sono partiti presidi e tentativi di occupazione: coinvolti il Primo Liceo Artistico, il liceo Einstein di via Pacini e il Gioberti, dove si sono avviate forme di autogestione.

Licei occupati e assemblee di solidarietà

Negli istituti torinesi si moltiplicano striscioni, cori e assemblee dedicate alla causa palestinese. All’Einstein, in autogestione fino al 3 ottobre, gli studenti si sono collegati in diretta con gli attivisti della Flotilla, rivendicando la loro posizione con un post social: “Gli studenti dell’Einstein sanno da che parte stare”. Occupazione anche al Gioberti, dove centinaia di giovani hanno discusso di boicottaggio accademico e solidarietà internazionale, mentre al Primo Artistico la protesta va avanti dal primo mattino di lunedì.

L’Università di Torino e l’appello contro i rapporti con Israele

Anche UniTo è teatro della mobilitazione. Studenti, ricercatori e docenti chiedono di interrompere ogni collaborazione con gli atenei israeliani. Una prima apertura è arrivata già il 23 settembre, quando la seduta del Senato Accademico fu interrotta da una protesta che portò alla decisione di istituire un tavolo di lavoro. Ora si attende la risposta ufficiale del Senato il 30 settembre. In queste ore è stata rivolta una nuova sollecitazione alla rettrice eletta Cristina Prandi, che si insedierà il 1° ottobre.

Flash mob per i medici uccisi a Gaza

Giovedì 2 ottobre, davanti all’ospedale Maria Vittoria, in via Cibrario 72, è previsto un flash mob in memoria dei 1.677 operatori sanitari palestinesi rimasti uccisi nel conflitto. Alle 21 la cittadinanza è invitata a partecipare con torce e luci, in contemporanea con analoghe iniziative davanti ad altri ospedali italiani.

Scioperi e blocchi dal 2 al 3 ottobre

Nella serata del 30 settembre in Piazza Palazzo di Città (ribattezzata “Piazza Gaza”) si terrà un’assemblea cittadina indetta da Usb, che rilancia la proposta di un nuovo sciopero generale in concomitanza con l’avanzata della Flotilla. Nel frattempo, venerdì 3 ottobre le scuole saranno interessate da uno sciopero nazionale indetto da S.I. Cobas. Confermata la partecipazione solo per il comparto scolastico, dopo che inizialmente lo sciopero era stato annunciato come intercategoriale.

Sul fronte dei trasporti, il personale del Gruppo FS, Trenitalia, Trenord e Trenitalia Tper si fermerà dalle 21 del 2 ottobre fino alle 20.59 del 3 ottobre. Saranno garantite le fasce di servizio minimo.

La contestazione a Jeff Bezos durante l’Italian Tech Week

Il 3 ottobre a Torino è atteso anche Jeff Bezos, ospite all’Italian Tech Week alle OGR insieme a John Elkann e Ursula von der Leyen. Diverse sigle e collettivi hanno già lanciato un “controfestival” – l’Italian Tech Resistance, al Comala – e una grande mobilitazione con corteo in partenza dal Parco Artiglieri della Montagna alle 9 del mattino. Slogan ufficiale: “Blocchiamo Bezos”.

La giornata di venerdì si preannuncia quindi come il culmine di un autunno torinese segnato da occupazioni scolastiche, scioperi, flash mob e contestazioni legate alla causa palestinese.

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