Film su Raiplay da riscoprire: Nuovo Cinema Paradiso, pietra miliare della storia del cinema

Prosegue la nostra nuova rubrica dedicata al cinema. Di volta in volta il nostro cinefilo Pietro Conte analizzerà un film presente sulle diverse piattaforme di streaming (Netflix, Prime Video, Disney +). L’obiettivo è quello di individuare le chicche da non perdere assolutamente e che spesso ci sfuggono nella miriade di possibilità di scelta proposte dai cataloghi.

Buona lettura e buona visione!

Magazine, 05/07/2023.

Nuovo cinema Paradiso

La trama

Due anni dopo la fine della II Guerra Mondiale a Ciancaldo, un piccolo paesino dell’entroterra siciliano, il cinema è l'unico divertimento. Davanti a una platea chiassosa, ma anche emotiva, il "parroco-gestore" fa passare sullo schermo celebri film americani e italiani, Alfredo, il proiezionista, inizia ai misteri della macchina da proiezione Salvatore, un ragazzino di dieci anni, fanatico frequentatore del cinema e figlio di un militare dato per disperso in Russia. Passano gli anni e il piccolo Salvatore prende il posto del vecchio Alfredo nel rinnovato Cinema Paradiso. Ormai adolescente si innamora di Elena, una ragazza benestante. Chiamato alle armi, dopo aver chiesto invano un appuntamento a Elena per salutarla prima di partire, non riceverà nemmeno risposta alle numerose lettere che le invia, regolarmente respinte in caserma. Dopo il servizio militare, spinto da Alfredo, Salvatore non torna più a Ciancaldo, poiché il suo avvenire era altrove e quel piccolo paese avrebbe rischiato di infrangere i suoi sogni. Passano trent'anni e Salvatore, diventato un affermato regista, torna a Ciancaldo. Qui trova tutto cambiato e il Nuovo Cinema Paradiso ormai fatiscente viene demolito. Salvatore rivede Elena, sposata e con figli, ma la loro storia non potrà ricominciare, anche se Elena è rimasta l'unico amore della sua vita. Così Salvatore torna a Roma con tanti rimpianti e ricordi e anche con una "pizza" di pellicola che Alfredo ha lasciato per lui: dentro ci sono spezzoni di film che il "prete-gestore" del cinema censurava e tagliava a suo tempo. La proiezione di quei reperti costituisce per Salvatore il simbolo dell'immortalità del cinema, nonostante la crisi che attualmente lo travaglia.

La Recensione

Nuovo Cinema Paradiso è una pietra miliare nella storia del cinema. Film smaccatamente autobiografico: il personaggio di Alfredo (mentore del protagonista) è ispirato al fotografo e proiezionista bagherese Mimmo Pintacuda, amico e maestro dello stesso Tornatore. Il film racchiude paure e sogni dell’autore: la passione per il cinema e il desiderio di compiere grandi cose e allo stesso tempo la sensazione di essere incatenati al paese natale. Il regista, inoltre, pone lo spettatore di fronte al rischio che la fama si porta con sé (aspetto che viene raccontato molte volte, anche in altre storie, ma che, in questo caso, riesce a trasmettere tutta l’umanità del protagonista e le ragioni che lo hanno spinto). Il rischio cioè di dimenticare le proprie origini, di tagliare i ponti con la famiglia, con gli amici e con il paese natale.

La pellicola, dunque, può essere vista anche come metafora delle paure del regista. Questa drammaticità, tuttavia, non risulta mai eccessiva. La pellicola riesce a coniugare la drammaticità con la comicità ricorrente in alcune scene, non è un film lento ma vivace, come il piccolo Salvatore, incuriosito da quello strano oggetto, il proiettore cinematografico.

Nuovo Cinema Paradiso è sicuramente uno di quei film da guardare almeno una volta nella vita, non tanto per la sua importanza nella storia del cinema, quanto piuttosto per il suo connubio tra peso storico e leggerezza/coinvolgimento che lo stesso riesce a regalare allo spettatore. Si tratta di uno di quei film che, una volta finito, riesce a instillare nello spettatore la voglia di rincorrere i propri sogni, come il piccolo Salvatore che abbandona tutto, casa, famiglia e amici per raggiungere il suo.

Rai Play torna a essere protagonista della nostra rivista con un altro film, questa volta pietra miliare del cinema italiano. Un film di qualità su tutti i campi, soprattutto per quanto concerne la colonna sonora, composta dall’immortale Ennio Morricone. Una musica che rimane impressa a partire dal primo minuto della pellicola, che riesce a trasmettere quel velo di malinconia che caratterizzerà gran parte del film e che, allo stesso tempo, è in grado di trasmettere tutte le emozioni del protagonista e del regista stesso.

Le piattaforme: Rai Play
Categoria: Drammatico, Romantico
Regista: Giuseppe Tornatore
Anno: 1988
Sceneggiatura: Giuseppe Tornatore
Incassi: $122.252
Parere della critica: Alto (Basso/Medio/Alto)
Premi: 1 Premio Oscar; 1 Golden Globe; 1 David di Donatello e tanti altri

Di Pietro Conte

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