Chianti Classico Riserva: storia e curiosità

Magazine, 05/05/2023.

Il Chianti Classico Riserva è un vino che suscita l'ammirazione di appassionati e intenditori di tutto il mondo, apprezzato per la sua struttura, il sapore intenso e il colore rosso rubino. La sua storia affonda le radici nel cuore della Toscana, precisamente nella zona di origine storica del Chianti tra le province di Firenze e Siena, dove il clima e il terreno collinare creano le condizioni ideali per la coltivazione delle uve. Ma cosa rende il Chianti Classico così speciale e quali sono le curiosità che lo rendono un vino unico?

La storia del Chianti Classico Riserva

La storia del Chianti Classico è legata alla storia del Chianti stesso. Le sue origini risalgono al XIII secolo e la sua produzione cominciò ad essere regolamentata nel XVIII secolo dal Granduca Cosimo III de’ Medici. Nel corso dei secoli, la produzione del Chianti è cresciuta sempre di più, diventando uno dei vini più importanti d'Italia.

Il Chianti Classico sta ad indicare la zona di origine più antica del Chianti e nel 1996 è stato riconosciuto come DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), a cui è stata poi aggiunta la qualifica Riserva per distinguere le produzioni sottoposte ad almeno due anni di invecchiamento.

Specificità del Chianti Classico Riserva

Per poter essere definito Chianti Classico Riserva, il vino deve essere prodotto seguendo regole precise, che riguardano la zona di produzione, la tipologia di uva, i metodi di coltivazione e di vinificazione.

La tipologia di uva utilizzata per la produzione del Chianti Classico Riserva è principalmente composta da Sangiovese, un'antica varietà di uva che ha origini toscane. Oltre al Sangiovese, possono essere utilizzate altre uve, come il Canaiolo Nero, il Colorino, il Merlot e il Cabernet Sauvignon, ma solo in percentuali limitate.

I metodi di coltivazione e di vinificazione del Chianti Classico Riserva sono regolamentati da precise norme. Le viti devono essere coltivate seguendo il metodo a spalliera e il vino deve essere invecchiato per almeno 24 mesi, di cui almeno tre in botti di rovere, prima di essere messo in commercio.

Il Gallo Nero

Oltre alla sua storia e alla sua produzione, il Chianti Classico, in tutte le sue qualifiche, è caratterizzato da molti aneddoti che lo rendono ancora più affascinante.

Una di queste è la leggenda del "gallo nero", secondo cui, durante la disputa per il controllo del territorio del Chianti nel Medioevo, Firenze e Siena decisero di risolvere la questione attraverso una gara di cavalli: i cavalieri sarebbero partiti dalle proprie città al primo canto dei rispettivi galli e il luogo del loro incontro avrebbe segnato il confine tra le due città.

Siena scelse un gallo bianco, mentre Firenze scelse un gallo nero che venne lasciato a digiuno in una cantina buia nella speranza di farlo cantare prima dell'alba. Così avvenne e il cavaliere fiorentino partì con largo anticipo rispetto all’avversario riuscendo a coprire buona parte del territorio chiantigiano.

Da allora, il gallo nero è diventato il simbolo del Chianti Classico e ancora oggi compare sulle sue bottiglie.

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