Genova, 22/05/2021.
Avviata la sinergia tra Piemonte e Liguria per favorire nella stagione estiva la vaccinazione dei rispettivi abitanti in vacanza sulla costa ligure o sulle montagne piemontesi. Il primo atto è il protocollo d’intenti per la reciprocità vaccinale in ambito turistico firmato questa mattina a Torino dai presidenti Alberto Cirio e Giovanni Toti. Il documento è stato subito trasmesso al generale Figliuolo, commissario straordinario per l'Emergenza Covid-19, perché sia approvato affinché il progetto possa partire. L'accordo prevede che:
Le modalità di prenotazione e di registrazione
della vaccinazione e l’interoperabilità dei sistemi informativi di
Liguria e Piemonte dovranno garantire l’organizzazione delle
operazioni di vaccinazione dei cittadini, consentendo a chi si
trova fuori regione di accedere ai sistemi. L'avvenuta
vaccinazione sarà notificata all’Anagrafe Vaccinale
Nazionale Covid (AVC), che provvederà a inviare alla
Regione di residenza le relative informazioni. Sulla base della
rendicontazione trasmessa alle Regioni dall’AVC saranno stabilite
le modalità per il riequilibrio delle scorte dei vaccini. Nei
prossimi giorni, sui portali per la vaccinazione
delle due Regioni, verranno pubblicate tutte le
informazioni pratiche per favorire l’operazione senza
eccessiva burocrazia.
Le motivazioni che hanno portato alla conclusione del protocollo sono diverse:
"Se oggi (sabato 22 maggio 2021, ndr.) prevediamo di dare un servizio ai cittadini - dice il presidente Toti - lo dobbiamo anche allo straordinario lavoro che le nostre Sanità hanno svolto in questi mesi. Noi applichiamo le competenze delle Regioni e diamo dei servizi ai cittadini tenendo conto delle esigenze dei territori. Non vedo cosa ci sia di strano ma è il sale del regionalismo. Scegliere il regionalismo e poi accusarci di agire in modo diverso è qualcosa a cui non riesco a rassegnarmi. Abbiamo discusso con il generale Figliuolo di questo accordo, che non mi sembra per nulla stravagante, ma invece pragmatico e concreto. Se una persona non vaccinata o vaccinata solo con la prima dose riesce ad avere il vaccino dove è in vacanza riceve solo un servizio di buon senso e non è magari costretta a rinviare la somministrazione. Teniamo anche contro del fatto che se stiamo parlando di vaccini in vacanza vuol dire che la campagna vaccinale sta procedendo bene".
"La logica alla base di questo accordo - dice il presidente Cirio - è quella di portare il vaccino alle persone, e non le persone al vaccino, e consentire a chi da un anno e mezzo ha dovuto sottostare alle restrizioni dovute alla pandemia di trascorrere le sue vacanze senza dover rientrare nella città di residenza per vaccinarsi. E’ inoltre la dimostrazione concreta di come le Regioni possono lavorare insieme per rendere più facile la vita dei cittadini con un’iniziativa che intende agevolare le persone. Le modalità dell'accordo sono basate sull'interscambio dell'anagrafe vaccinale e su un meccanismo di controllo dell'autocertificazione, il meno burocratico possibile. Piemonte e Liguria stanno procedendo in maniera molto spedita nella campagna vaccinale. Trovare un accordo nazionale per vaccinarsi in vacanza è complicato, ma ciò non toglie che non si possa procedere ad intese territoriali".
"Stiamo lavorando per allineare i due sistemi informativi e farli dialogare - aggiunge l'assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi - Si stima che siano circa 50.000 i liguri che vengono in vacanza in Piemonte e 250.000 i piemontesi che trascorrono le ferie in Liguria, ma va tenuto conto che a poter richiedere la vaccinazione saranno molti di meno in quanto decine di migliaia di essi, soprattutto quelli più anziani, hanno già ricevuto entrambe le dosi. Potremo comunque rendere più agevole la vaccinazione ad un numero importante di persone, tenendo conto che più siamo veloci a vaccinare meno possibilità ha il virus di circolare".