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Genova - La vaccinazione antinfluenzale in Liguria parte lunedì 5 ottobre 2020, dalle fasce di popolazione più a rischio come neonati e bambini da 0 a 6 anni, ultrasessantenni, i pazienti cardiopatici o affetti da patologie particolari. Lo ha precisato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: "Dalla prossima settimana inizia la campagna di vaccinazione antinfluenzale, con un mese di anticipo rispetto agli anni scorsi, per garantire nelle prossime settimane ai soggetti più fragili e maggiormente a rischio, e quindi non a tutti, di potersi vaccinare gratuitamente, evitando, a fronte della presenza di altre patologie pregresse, la possibile commistione o una confusione tra sintomi Covid e sintomi influenzali".
Prosegue Toti: "Abbiamo deciso, con una imponente scorta di vaccini, oltre 500mila, di cominciare in anticipo la vaccinazione per queste categorie. Poi - ha sottolineato - i vaccini saranno estesi anche alle farmacie e a tutta la popolazione. Se normalmente, in passato, la campagna di vaccinazione iniziava a novembre, quest'anno abbiamo deciso di iniziare il 5 ottobre per garantire un'ulteriore protezione alla nostra cittadinanza".
Regione Liguria ha stanziato 2 milioni e mezzo di euro complessivi per offrire gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale ai cittadini in età pediatrica (tra i 6 mesi e fino al compimento dei 6 anni) e tra i 60 e i 64 anni, fasce di popolazione per le quali a livello nazionale è prevista una "raccomandazione", ma non la gratuità. Per le persone tra i 60 e i 64 anni, specifica Regione Liguria, il Ministero della Salute ha previsto la "possibilità" della gratuità, senza lo stanziamento di risorse specifiche. A livello nazionale, il vaccino antinfluenzale è gratuito e raccomandato per le seguenti categorie di persone:
- adulti dai 65 anni in su;
- bambini sopra i 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da patologie gravi che aumentano il rischio di complicanze (asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica, broncopatia cronico-ostruttiva-BPCO, malattie dell’apparato cardiocircolatorio, diabete, insufficienza renale, tumori, malattie che comportano la carente produzione di anticorpi, epatopatie croniche...);
- individui di qualunque età ricoverati in strutture medico-sanitarie;
- familiari e contatti di soggetti a rischio;
- donne in gravidanza;
- addetti ai servizi di primario interesse collettivo (Polizia, Vigili del Fuoco, insegnanti...);
- medici e personale sanitario di assistenza;
- veterinari e chi lavora a contatto con animali;
- soggetti diabetici;
- malati cronici alle vie respiratorie;
- malati cronici al sistema cardio-circolatori;
- malati soggetti a insufficienza renale;
- malati soggetti a insufficienza epatica.