Palazzo Ducale: mostre 2019 e novità. L'era Bertolucci, da De Chirico a Luzzati

Maurizio Beatrici, wikipedia

Genova, 04/03/2019.

Un luogo aperto, vivo, aperto a tutti. Palazzo Ducale, sotto la guida del nuovo direttore Serena Bertolucci, si prepara a un grande 2019. L'ufficio al fianco di Luca Bizzarri, presidente della Fondazione per la Cultura, per lavorare in sincronia e fare del Ducale un luogo sempre più sociale. Serena Bertolucci, dopo aver fatto grande Palazzo Reale, presenta il Ducale che verrà. «Partiamo con una grande mostra dedicata a Giorgio De Chirico - racconta - con la collaborazione di grandi musei nazionali che hanno scelto questa mostra per dimostrare la loro attenzione a Genova». L'esposizione dedicata a Giorgio de Chirico, dal titolo Il volto della Metafisica, artista che fa ritorno nella Superba dopo 25 anni dall’ultima mostra, è visitabile dal 30 marzo al 7 luglio 2019.

Prima, però, c'è la mostra di Claire Fontaine: La borsa e la vita, che porta l'arte contemporanea al Ducale dall’8 marzo al 5 maggio 2019. Circa 40 opere tra quadri, sculture, video e installazioni, tutte intorno all’idea di valore e di frugalità. «Una mostra davvero interessante e di livello - dice la nuova direttrice del Ducale -, condita da eventi collaterali che coinvolgono anche i caveau di Banca d'Italia e Banca Carige». Altra novità per il 2019 del Ducale è una grande esposizione di opere d’arte dedicate agli anni Venti, prevista per l'autunno. Ancora una sorpresa: è previsto l'arrivo dei tesori della Magna Grecia da Reggio Calabria.

Palazzo Ducale, per il 2019, conferma i grandi incontri (con l'idea di fare anche una rassegna con gli allenatori, dedicata al mondo dello sport), La Storia in Piazza in primavera con uno spin-off in città e nelle scuole, il cinema d'estate all'aperto «su cui vogliamo costruire una mostra su Hitchcock e sul mondo del cinema», e prevede oltre 600 eventi. Non mancano altre sorprese, come una mostra dedicata a Lele Luzzati, prevista per il 3 giugno, giorno del suo compleanno. «Un grande gesto per la città. Un percorso internazionale dell’artista, in collaborazione con la Fondazione Luzzati. Principalmente saranno tutti pezzi provenienti dalla Fondazione, ma potremmo anche lanciare una call tra i genovesi. Ho scoperto che molti di loro posseggono opere di Luzzati».

Importante anche il recupero dei due teatrini del Ducale, un vero e proprio tesoro nascosto. Un restauro che riporterà alla luce una nuova suggestiva sala da oltre 100 posti. I lavori stanno procedendo spediti, per quelle che sono magnifiche strutture a pianta semiellittica, con una superficie di 180 metri quadrati e la cave a forma di piramide. Grande successo anche per le visite guidate alla Cappella del Doge (tutte sold out e con la volontà di replicarle), accompagnati proprio dalla direttrice. «Palazzo Ducale non è solo un contenitore, ma un luogo. E sono sempre più convinta del ruolo sociale della cultura. Faremo una campagna continua per valorizzare i luoghi di Palazzo Ducale».

Conclude Bertolucci: «Il Ducale può dare moltissimo: vogliamo un luogo sociale in grado di rendere orgogliosi i genovesi e di invogliare i visitatori che vengono da fuori a tornare nella nostra città». Nel frattempo la mostra Paganini Rockstar si avvia alla conclusione, con un bottino di circa 40 mila visitatori. «Un buon risultato, per una mostra molto coraggiosa», afferma Bertolucci. Intanto è stata prorogata la mostra Da Monet a Bacon fino al 24 marzo 2019.

Di Andrea Sessarego

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