Khamasootra in concerto al Bonfim

Domenica 1 giugno 2025, alle ore 22, sul palco del Bonfim Club (Passegiata Anita Garibaldi 27R - Genova Nervi) approda Khamasootra in concerto. Biglietto 10 euro in vendita sulle piattaforme autorizzate, o attraverso i canali del Bonfim Club.

Gruppo, che fonde prog-rock, atmosfere psichedeliche e world music in un viaggio sonoro tra culture. Di recente formazione ma con una visione già nitida e consapevole, Khamasootra si presenta come una delle proposte strumentali più originali del panorama musicale attuale. Il loro sound non nasce per caso: è intenzionalmente atmosferico, costruito con cura attorno a una precisa volontà espressiva, senza però rinunciare alla libertà di una narrazione musicale estemporanea e spesso improvvisata.

Il quartetto basa la propria forza sull’incontro tra timbriche fortemente caratterizzate, che definiscono l’identità sonora del progetto. Al centro dell’architettura musicale si trova il dialogo magnetico tra basso e chitarra elettrica: il primo sostiene e potenzia l’andamento dei brani, il secondo si muove tra sfuriate rock, ballad introspettive e sperimentazioni noise, creando un continuo gioco di tensioni e rilascio. Ma è nella sezione ritmica che esprime la sua anima più cosmopolita. Il Pandeiro e il Tambourim , tamburelli della tradizione brasiliana, dialogano con il Cajon peruviano, generando una trama ritmica eclettica, energica e coinvolgente. Su questo fondale, si innesta il Didjeridoo, antico strumento degli aborigeni australiani, che con il suo suono profondo e ipnotico aggiunge un’aura ancestrale e rituale. A rafforzare il paesaggio sonoro contribuisce l’Handpan, tra i più recenti strumenti a percussione metallica, capace di evocare atmosfere sospese e quasi meditative.

Completano la tavolozza timbrica le percussioni mediorientali come la Darbuka (o Dholla), il Riq e il Bendir, che introducono nuove sfumature ritmiche e geografiche all’interno della composizione. Il risultato è un flusso musicale che intreccia suggestioni prog-rock, psichedeliche ed ethno world, portando l’ascoltatore in un viaggio senza confini, né geografici né sonori. Il gruppo non si limita a suonare: costruisce ambienti, attraversa culture, racconta visioni, rigorosamente senza parole, perché qui è la musica a parlare.