Teatro Fontana, il cartellone 2017/2018 tra prosa, danza e musica

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Milano, 09/08/2017.

C'è grande movimento al Teatro Sala Fontana di Milano dopo gli ultimi due anni di ristrutturazione degli spazi: tra il 2015 e il 2016, prima la sala e poi le poltrone; ora, nella stagione 2017/2018, a cambiare è il nome che vira nel più asciutto e immediato Teatro Fontana.

Salto anche rispetto all'architettura delle linee artistiche sotto la guida di Rossella Lepore - per altro in carica fin dal 2012. Oltre a produzioni e ospitalità, tra classici, riscritture e drammaturgia contemporanea, il cartellone 2017/2018 si articola su altri solidi pilastri: tre rassegne di danza (dal 6 all'11 ottobre 2017 il Festival più che danza!; il 5 e il 6 dicembre Exister_17; e il 7 e l'8 marzo 2018 Fontana Danza Festival con CLAP SpettacoloDalVivo e Anticorpi XL); due appuntamenti con il jazz per Ah-Hum Milano Jazz Festival (dal 12 al 15 ottobre 2017 e dall'1 al 4 marzo 2018); il progetto Itaca Il Teatro A Comunicazione Avanzata - in apertura della stagione di prosa (18 ottobre 2017) dedicato a «gruppi teatrali nelle prime fasi della loro vita artistica»; il calendario bambini tra ottobre e marzo (6 titoli); le matinée per le scuole (18 titoli); la quarta edizione degli incontri nel foyer Fuoritempomassimo; e, la prossima estate, ancora incontri, musica e letture nei Chiostri Bramanteschi di Danta Maria alla Fontana adiacenti al teatro.

La volontà di apertura e rinnovamento già espressa dal Teatro Fontana nella stagione 2016/2017 dal titolo #mutamenti, per il nuovo cartellone 2017/2018 è ancora più marcata con 180 aperture di sipario (contro le 132 del 2015/2016) ma anche una tournée nei teatri milanesi delle produzioni Elsinor. Come a dire che il rinnovamento parte da dentro, ma diventa identità che coincide con incontri virtuosi e aperture verso l'esterno in uno scambio mutuale dentro-fuori-dentro e l'ingresso di ulteriori energie. È il caso di Exister_17festival di danza attivo dal 2008,  principale progetto di artedanzaE20, vetrina per la giovane danza d'autore italiana e straniera che animava vari luoghi della città, ora in cartellone al Teatro Fontana (5 e 6 dicembre 2017).

Teatro di regia e d'attore segnano positivamente le ospitalità: Veronica Cruciani rilegge Fassbinder che rilegge Goldoni con Das Kaffeehaus (dal 9 al 14 gennaio 2018), produzione del Teatro Stabile di Trieste. «Nonostante si tratti di un’opera del 1969, la società che ne viene descritta essenzialmente non è molto diversa da quella che viviamo oggi nelle case eleganti del nostro paese, dove si ostentano denaro, bei vestiti e una finta cortesia per celare invece disperazione, solitudine, violenza, desiderio di potere e infine sopraffazione verso il prossimo», scrive Cruciani nelle note di regia per contestualizzare la scelta di spostare la vicenda nella Venezia di oggi. 

«Nel Teatro Italiano all'Antica, di uno spettacolo che era stato un successo si diceva che aveva incontrato il pubblico», scrive Massimiliano Civica, ospite del Fontana con il suo Un quaderno per l'inverno (dall'8 all'11 febbraio 2018). «La parola incontro stava dunque per successo. Con Un quaderno per l’inverno non vogliamo dire qualcosa agli spettatori, ma condividere qualcosa con loro. Qualcosa che sentiamo che ci riguarda, come persone ed esseri umani. Alla fine delle repliche saremo sereni se, in piena onestà, potremo dire: è stato un incontro». Un quaderno per l’inverno è una storia, o meglio una questione di vita o di morte, tra un introverso professore di letteratura e un ladro armato di coltello.

Punta Corsara porta al Teatro Fontana Io, mia moglie e il miracolo (dal 22 al 25 febbraio 2018), testo originale di Gianni Vastarella, attore under 30 del gruppo che cura anche la regia di quello che si presenta come un noir-comico. Del marchio di fabbrica della compagnia resta solo la cadenza napoletana, mentre gli spettatori sono trasportati in una qualsiasi metropoli odierna. Una bambina scomparsa, un progetto didattico paradossale, un uomo che fa miracoli su un ritmo da cinema americano.

In primavera, la compagnia MaMiMò è in scena con un classico shakespeariano, Coriolano (dal 21 al 25 marzo 2018), seguito dal dittico su Testori della compagnia (S)Blocco5 incentrato sulla rielaborazione di La monaca di Monza e I Promessi Sposi alla prova da Alessandro Manzoni, per riflettere «sulle potenzialità del linguaggio» (dal 18 al 22 aprile 2018). Altro dittico, in chiusura del ciclo di ospitalità, con il Teatro della Caduta che presenta Madama Bovary (10 e 11 maggio 2018) e La signorina Felicita ovvero la felicità (12 e 13 maggio 2018). 

Facendo un passo indietro all'interno del progetto Itaca sono ospiti o, meglio, protagoniste 4 giovani compagnie tutte in scena con drammaturgie originali e di grande attualità: Requiem for Pinocchio (18 e 19 ottobre 2017) di e con Simone Perinelli (anche regia) in cui la vita di Pinocchio è traslata nel reale tra precariato, anestesia dei sogni, consumismo, mercificazione del tempo e dell'essere - produzione LeViedelFool, Premio Anteprima 2012; The hard way to understand each other (20 e 21 ottobre 2017), una creazione collettiva (Premio Scintille 2016) tra gesti minimi e poesia sull'emotività nell'era della comunicazione compulsiva di Teatro Presente, da un'idea di Adalgisa Vavassori (anche regia) e con Daniele Cavone Felicioni, Gabriele Ciavarra, Clelia Cicero, Julio Dante Greco, Adele Raes; Muratori (25 e 26 ottobre 2017), scritto da Edoardo Erba, un racconto con al centro una ditta di spurghi e la signorina Giulia di Strindberg, per la regia di Fiammetta Perugi, con Ludovico Fedegni, Federico Rubino, Giuditta Costantini, Manfredi Messana e Petro Utili - produzione di Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi/Lab121; e Phoebuskartell (27 e 28 ottobre 2017), una drammaturgia e regia di Michele Segreto (Premio Scintille 2016) che recupera un momento storico e la prima forma di un obsolescenza programmata sulle lampadine nata in un accordo che è un vero e proprio cartello economico (da cui il titolo), che stabilisce zone d'influenza e impone ai produttori di ridurre la vita delle lampadine a 1000 ore per vendere di più. Fatti storici, in parte riletti in chiave grottesca, vanno in scena con Gabriele Genovese, Giancarlo Latìna, Michele Mariniello, Marco Rizzo, Matteo Vignati, Pavel Zelinskiy - produzione ServoMuto Teatro.

Un debutto in chiusura di stagione: Sogno di una notte di mezza estate (dal 5 al 24 giugno 2018) che, nelle intenzioni registiche del giovane Filippo Renda, farà di «musica e danza le colonne portanti della dinamica narrativa. Glam rock e punk si incontreranno e scontreranno in un simbolico conflitto fra personaggi umani e non umani». 

In ripresa al Teatro Fontana, vanno in scena anche Il Mercante di Venezia, rivisto «con un forte spirito di sfida» dallo sguardo «deciso e spietato» di Filippo Renda con una compagnia under 30 senza paura (dal 9 al 26 novembre 2017) ; il teatro/canzone di Gennaro Cannavacciuolo, con Yves Montand. Un italien à Paris per festeggiare Capodanno con il pubblico (dal 28 al 31 dicembre 2017); ma anche I Promessi Sposi, produzione di punta della stagione 2016/2017, firmata da Michele Sinisi e messa in scena con una squadra di undici attori (dal 23 al 28 gennaio 2018).

Di Laura Santini

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