Una donna, il suo sogno di libertà e l’abisso che si apre quando la realtà non corrisponde al desiderio.
Da martedì 11 a domenica 16 novembre 2025, il Teatro Gobetti di Torino accoglie il debutto di Anna Cappelli, celebre testo di Annibale Ruccello, diretto dal drammaturgo e regista argentino Claudio Tolcachir e interpretato da Valentina Picello, recentemente insignita del Premio ANCT dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro.
Le scene sono firmate da Cosimo Ferrigolo, le luci da Fabio Bozzetta.
Lo spettacolo è una coproduzione di Carnezzeria, Teatri di Bari e Teatro di Roma – Teatro Nazionale, con la collaborazione di AMAT e dei Teatri di Pesaro nell’ambito del progetto RAM – Residenze Artistiche Marchigiane.
In Anna Cappelli, Ruccello – voce tra le più singolari e inquietanti della drammaturgia napoletana del Novecento – costruisce un monologo che è al tempo stesso ironico e disturbante.
Al centro, una giovane impiegata che sogna un’esistenza normale: una casa, un amore, un futuro. Ma la sua ricerca di indipendenza, compressa tra la famiglia e una padrona di casa invadente, si trasforma presto in ossessione.
Quando Anna accetta di convivere con l’ingegnere Tonino Scarpa alle sue condizioni – niente matrimonio, niente figli – il compromesso segna l’inizio di una deriva psicologica che si consuma tra speranze frustrate, desideri negati e un epilogo tragico.
È una storia di solitudine, potere e follia domestica, dove la comicità nera diventa lo specchio di un’esistenza confinata ai margini.
«Anna Cappelli – spiega Claudio Tolcachir – è un testo che interroga il ruolo della donna nel tempo, la solitudine e la mancanza di mezzi. Con umorismo pungente e assurdo, ci porta nei labirinti mentali di una figura piena di contraddizioni, capace di commuovere e imbarazzare allo stesso tempo».
Il regista argentino, tra i più apprezzati interpreti della nuova scena internazionale, firma una messinscena che unisce leggerezza e inquietudine, restituendo a Ruccello la sua dimensione più universale: quella di un autore capace di raccontare le ferite del desiderio e la vulnerabilità di chi cerca un posto nel mondo.
Sul palco, Valentina Picello dà corpo e voce a un personaggio che oscilla tra realismo e delirio, costruendo una performance di intensa precisione emotiva, segnata da umorismo e dolore, da grazia e disordine.
Scomparso a soli trent’anni, nel 1986, Annibale Ruccello è oggi considerato un autore di culto della scena italiana. Allievo di Roberto De Simone, vicino a Enzo Moscato e Manlio Santanelli, ha raccontato la deriva di una società disillusa attraverso una scrittura che fonde dialetto e parodia, memoria e presente.
Con Anna Cappelli, Ruccello firma una black comedy che alterna il sorriso e la vertigine, la follia e la pietà: un piccolo capolavoro che parla ancora, con lucidità, della condizione femminile e della solitudine contemporanea.
Date: 11–16 novembre 2025
Luogo: Teatro Gobetti, via Rossini 8 – Torino
Orari spettacoli:
Martedì, giovedì e sabato ore 19.30
Mercoledì e venerdì ore 20.45
Domenica ore 16.00