Cose a caso è un progetto di spettacolo intimo e immersivo che unisce “esperimenti di fisica”, “illusionismo di prossimità” e “manipolazione poetica” di materiali effimeri come foglie d’oro, cenere, riflessi e luci. Nato dall’esigenza di rallentare e di ritrovare una dimensione umana e immediata nel rapporto tra artista e pubblico, il progetto mette al centro la relazione, trasformando ogni performance in un’esperienza di ascolto e scoperta condivisa.
In scena, un illusionista non convenzionale usa specchi per moltiplicare le ombre, fari teatrali per compiere levitazioni in scena, crea universi magici e sonori con la manipolazione di carillon a vento e di bicchieri accesi da candele, con la musica di un’“armonica a bicchieri”. L’uso di tecniche fotografiche e fonti di luce tradizionali e inconsuete, come candele e proiettori di diapositive, costruisce un universo visivo fuori dal tempo. Sospeso tra installazione performativa e spettacolo partecipato, Cose a caso non si rifà alla magia classica né alle discipline canoniche del circo, ma ne rielabora le grammatiche in una direzione inaspettata, giocando con la percezione, lo stupore e l’assurdo. È un catalogo sensibile di discipline atipiche, che invita a rimettere in discussione le convenzioni dello spettacolo e a esplorare nuove forme di meraviglia condivisa.