Briganti! Storie e immagini dal Risorgimento a oggi: la mostra al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano

Museo del Risorgimento Italiano Cerca sulla mappa
DA Giovedì23Ottobre2025
A Martedì31Marzo2026

Dal 23 ottobre 2025 al 30 marzo 2026, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino presenta la mostra Briganti! Storie e immagini dal Risorgimento a oggi, un’esposizione che per la prima volta indaga il brigantaggio come fenomeno storico e come mito culturale, seguendone l’evoluzione dal Settecento fino ai giorni nostri.

Curata da Silvia Cavicchioli, Gian Luca Fruci, Silvano Montaldo, Alessio Petrizzo, Carmine Pinto e Giulio Tatasciore, la mostra propone un’ampia lettura del brigantaggio come espressione di conflitti politici, sociali e culturali. Realizzata con il contributo di Camera di Commercio di Torino, Fondazione CRT, Fondazione CR Torino, Intesa Sanpaolo, Iren e Baratti & Milano, e con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Piemonte, della Città di Torino e di diverse università italiane, l’esposizione affronta un tema che continua a suscitare dibattito: il brigantaggio fu una forma di resistenza all’unificazione o un fenomeno di criminalità diffusa?

Più che fornire risposte, la mostra intende ricostruire il contesto storico in cui nacque e si trasformò il brigantaggio, andando oltre la leggenda romantica o la semplificazione politica. Oltre 200 opere tra dipinti, stampe, fotografie, uniformi, armi, amuleti, manifesti cinematografici e materiali multimediali raccontano l’evoluzione di un mito che ha attraversato due secoli di storia, letteratura, cinema e cultura popolare.

Il percorso espositivo, allestito nel Corridoio dell’Aula della Camera Italiana, è articolato in cinque sezioni cronologiche.

  • Rivoluzione e controrivoluzione (1796–1825): dalle insorgenze anti-francesi alle figure leggendarie come Fra’ Diavolo e Giuseppe Mayno “l’Imperatore delle Alpi”, simboli di una guerra irregolare e popolare.
  • Romantici fuorilegge (1825–1857): l’epoca del brigante eroe o criminale, in cui figure come Antonio Gasbarrone o Maria Grazia Boni diventano icone popolari e protagonisti di un immaginario collettivo tra cronaca e letteratura.
  • Italiani, borbonici, briganti (1857–1876): la “guerra per il Mezzogiorno”, primo conflitto interno dell’Italia unita, con i celebri capibanda Carmine Crocco, Giuseppe Schiavone e Pasquale Romano.
  • Dopo il brigantaggio (1876–1961): il mito sopravvive tra cronaca, teatro, cinema e letteratura, con figure come Giuseppe Musolino e Salvatore Giuliano.
  • Briganti di massa (1961–2011): la rappresentazione del brigantaggio nel linguaggio contemporaneo, dal cinema al fumetto, fino alla musica e al folklore popolare.

Tra i materiali più preziosi esposti figurano l’Album Carelli con 16 disegni sulle “Scene del brigantaggio nelle provincie napoletane”, rare fotografie d’epoca e caricature satiriche che mostrano come la violenza e la propaganda abbiano contribuito a costruire l’immagine pubblica del brigante. L’allestimento è arricchito da installazioni multimediali interattive firmate auroraMeccanica, pensate per coinvolgere i visitatori in un’esperienza sensoriale e critica.

La mostra è accompagnata da un ampio programma di incontri, conferenze e proiezioni cinematografiche, in calendario dal 22 ottobre 2025 al 24 marzo 2026, che approfondiscono il rapporto tra brigantaggio, politica e cultura popolare. Tra gli appuntamenti, il dialogo Il ritorno dei Briganti. Le ragioni di una mostra con gli storici Carmine Pinto e Silvano Montaldo (22 ottobre), l’incontro Visioni cinematografiche tra storia e mito con Carlo Chatrian e Gianluca Fruci (9 novembre) e il ciclo Briganti e…oltre, rassegna cinematografica organizzata con il Museo Nazionale del Cinema.

Quest’ultima comprende otto proiezioni al Cinema Massimo, da Salvatore Giuliano di Francesco Rosi a Il brigante di Tacca del Lupo di Pietro Germi, fino a titoli internazionali come Quien sabe? di Damiano Damiani e Il mucchio selvaggio di Sam Peckinpah, per indagare come il tema della ribellione sia stato raccontato nelle diverse culture visive del mondo.

Briganti! Storie e immagini dal Risorgimento a oggi si propone così come un viaggio attraverso storia, mito e rappresentazione, unendo ricerca storica, linguaggi visivi e riflessione contemporanea per restituire complessità a una delle pagine più controverse e affascinanti della storia italiana.

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