TOHorror Fantastic Film Fest al Cinema Massimo e al Blah Blah Cineclub

DA Martedì21Ottobre2025
A Domenica26Ottobre2025
Evento terminato

Torino, città dalle mille anime, torna a vestirsi di fantastico: dal 21 al 26 ottobre 2025 le sale del Cinema Massimo e del Blah Blah Cineclub accoglieranno la 25ª edizione del TOHorror Fantastic Film Fest, appuntamento che da un quarto di secolo porta in città il meglio del cinema dell’orrore, della fantascienza e del visionario.

Quest’anno la programmazione supera i 90 titoli fra lungometraggi e cortometraggi, con 56 anteprime italiane, 2 mondiali, 3 europee e 2 internazionali. Un mosaico che spazia da opere indipendenti a produzioni di culto, con oltre 25 ospiti nazionali e internazionali pronti a incontrare il pubblico.

Ad aprire il festival sarà un evento di forte carica emotiva: il regista Neil Marshall, ospite d’onore, presenterà la versione restaurata in 4K di The Descent, film che nel 2005 rivoluzionò l’horror moderno. Vent’anni dopo, la sua claustrofobica discesa nelle caverne torna a vivere sul grande schermo, accompagnata dal racconto del suo autore, che dialogherà direttamente con gli spettatori torinesi.

Il tema scelto per questa edizione è il tempo. La locandina, realizzata da Pixatonic Design, raffigura un wormhole, un varco spazio-temporale che simboleggia il viaggio del TOHorror dal 1999 a oggi. Un percorso che si riflette anche nella retrospettiva Matter(s) of Time, dove il cinema fantastico indaga il concetto di viaggio temporale in forme diverse: dal surrealismo di Sanatorium pod Klepsydrą di Wojciech Has, all’ironia di Incroyable mais vrai di Quentin Dupieux, fino alla fantascienza febbrile di Southland Tales di Richard Kelly, regista del cult Donnie Darko.

Il programma, ricchissimo e variegato, offre al pubblico un vero tour de force nella cultura del fantastico:

  • un omaggio a David Lynch con il documentario David Lynch, une énigme à Hollywood, che indaga i misteri dietro la sua poetica;
  • il thriller psicologico Vieja loca, dominato da una straordinaria Carmen Maura;
  • Occupy Cannes, che racconta la battaglia etica e produttiva tra la leggendaria factory Troma e il Festival di Cannes;
  • Luna Rosa, fantascienza distopica diretta da Omar Rodríguez-López (At the Drive In, Mars Volta) con colonna sonora di John Frusciante;
  • la nuova follia splatter di Joe Begos, Jimmy and Stiggs;
  • il visionario Dog of God, animazione in rotoscope scelta dalla Lettonia come candidato agli Oscar 2026;
  • Kadet di Adilkhan Yerzhanov, vincitore dell’edizione 2024 con Steppenwolf, qui di ritorno con una nuova opera;
  • e i film di giovani autori in ascesa come Laura Casabé, Alex Phillips, Kenichi Ugana e Yuta Shimotsu, che rappresentano il futuro del genere.

Le sezioni competitive e collaterali disegnano una mappa completa del fantastico contemporaneo:

  • Concorso lungometraggi (13 titoli): un viaggio che attraversa Giappone, Lettonia, Francia, Porto Rico, Kazakistan, Canada, Stati Uniti, Ungheria e Argentina.
  • Freakshow (8 titoli): la celebrazione del cinema estremo, bizzarro, splatter e gore.
  • Mad Doc (3 titoli): documentari che raccontano storie vere con sguardo visionario.
  • Retrospettiva Matter(s) of Time (5 titoli): il tempo come chiave di lettura del cinema di genere.
  • Fuori concorso (3 titoli): tra capolavori restaurati e novità imperdibili.
  • Concorso corti: 18 opere live action e 19 animate, divise in cinque blocchi da 90 minuti, per mostrare come il formato breve possa racchiudere universi di creatività.

Accanto alle proiezioni, gli eventi off trasformano il festival in un luogo di incontro:

  • i panel “Fantasofà”, chiacchiere informali fra pubblico e ospiti che spaziano da scrittori come Franco Pezzini e Matteo Strukul a saggisti e registi emergenti;
  • un aperitivo conviviale al Blah Blah Cineclub con gli autori finalisti dei contest di sceneggiatura, racconto e fumetto;
  • due concerti che porteranno sul palco l’energia punk rock dei Malemute Kid e dei leggendari Retarded, insieme all’hardcore degli Antares.

Riuscire a tagliare il traguardo dei 25 anni non era affatto scontato” afferma il direttore artistico Massimiliano Supporta. “Abbiamo attraversato ostacoli, cambiamenti e difficoltà che ogni festival indipendente deve affrontare. Il TOHorror è mutato insieme al cinema, al pubblico e al mercato, ma continua a parlare la lingua dell’horror e del fantastico. È come vivere davvero un viaggio nel tempo, degno della fantasia di H.G. Wells.”

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